Compass, negli ultimi tre mesi, ha rafforzato la propria rete distributiva con un importante sviluppo in termini di multicanalità integrata sia per la sottoscrizione di nuovi contratti che per le attività di recupero.
In dettaglio sono stati aperti 5 nuovi punti vendita (177 filiali totali) e 3 agenzie (44 totali). E’ aumentata l’incidenza del canale online che ha rappresentato circa il 25% dei prestiti personali concessi dalla rete diretta (15% un anno fa). Il suddetto potenziamento della rete si rivela particolarmente importante nell’azione di mitigazione degli effetti negativi derivanti da possibili nuovi lock-down.
Il buon posizionamento sul mercato si riflette nell’andamento delle erogazioni che aumentano sensibilmente rispetto allo scorso trimestre (Euro 1.479 contro 823 milioni) consentendo di interrompere la discesa degli impieghi lordi stabili a 14,1 miliardi (da 13 a 12,9 miliardi su base netta).
Il trimestre mostra un utile netto di Euro 71,9 milioni in sensibile aumento rispetto all’ultimo trimestre (48,7 milioni che scontava un impatto Covid sulle rettifiche per 52,2 milioni) per la sostanziale riduzione del costo del rischio (248 bps contro 361bps), per il buon esito delle moratorie concesse e tassi di default e recupero tornati ai livelli pre-Covid. Il calo rispetto allo scorso anno (utile netto pari a 88 milioni) riflette principalmente i minori volumi creditizi che incidono sui ricavi (-2,9% nell’anno e – 2,3% rispetto al trimestre precedente) e sul Cost/Income (28,1% contro 26,3%). Il ROAC della divisione si attesa al 27%, di poco inferiore a quello dello scorso esercizio (30%).
Nel dettaglio:
i ricavi scendono del 2,9%, da 267,3 a 259,6 milioni in particolare per la contrazione del margine di interesse (-3,9% da 234,8 a 225,7 milioni) che oltre ai minori volumi medi, sconta gli effetti sulla redditività della restituzione delle componenti di ricavo upfront in caso di estinzione anticipata (secondo quanto previsto dalla sentenza c.d. Lexitor del dicembre 2019). Per contro le commissioni ed altri proventi crescono del 4,3% (da 32,5 a 33,9 milioni) dopo minori retrocessioni commerciali ai partner che compensano il calo dei proventi assicurativi (da 16,5 a 12,7 milioni) correlati ai volumi.
Rispetto all’ultimo trimestre il calo dei ricavi è più contenuto (-2,3%, da 265,6 milioni) con un miglioramento della componente commissionale (+17,3%, da 28,9 milioni);
La concessione di moratorie ha riguardato un volume complessivo di 1,3 miliardi (1 miliardo ex Assofin e per la parte restante su iniziative volontarie del Gruppo.
da relazione trimestrale Mediobanca – settembre 2020