Si è svolta presso la Camera dei deputati, l’audizione di Confidare da parte del Vicepresidente Onorevole Fabio Rampelli. Sul tavolo dell’incontro, un tema di cruciale importanza per la ripresa economica del Paese, l’accesso al credito da parte delle micro, Piccole e Medie Imprese.
La delegazione di Confidare – Confidi con oltre 30.000 Imprese Socie, vigilato da Banca d’Italia, iscritto all’Albo ex art. 106 del TUB ed operante su tutto il territorio nazionale – composta dal Presidente Adelio Giorgio Ferrari, dal Vicepresidente Luciano Paniate, dal Direttore Generale Andrea Ricchiuti e dal Direttore Commerciale Fabio Boscolo, ha evidenziato al Vicepresidente Rampelli la capacità del Sistema dei Confidi di confermarsi, anche nella particolarità del presente momento pandemico, come fondamentale ed insostituibile strumento di riferimento per le mPMI.
“La platea delle Imprese con soverchie difficoltà di accesso al credito è cresciuta nel tempo, anche per il mutamento del business model bancario che implica la chiusura di molti sportelli sul territorio – ha sottolineato il presidente Ferrari – per questo, la crisi indotta dalla pandemia e l’ampliamento del perimetro di attività dei Confidi oltre il vincolo della “residualità”, hanno accentuato ulteriormente la necessità di integrare l’offerta con strumenti aggiuntivi e complementari a quelli tradizionali, soprattutto il Credito Diretto, in favore delle realtà maggiormente penalizzate dai canali distributivi ordinari.”
“I Confidi – ha concluso il direttore generale Ricchiuti – sono l’espressione di un’esigenza che nasce dal Territorio e sono quindi in grado di adattarsi ad ogni tipo di situazione, intercettando i reali bisogni delle Imprese grazie ad una cultura, una mentalità e, soprattutto, un modus operandi ormai unici nell’universo creditizio attuale e che, da sempre, non si basa esclusivamente sugli algoritmi, ma pone le proprie fondamenta sulla conoscenza degli Imprenditori e delle Persone.”
In esito all’audizione, il Vicepresidente della Camera Onorevole Rampelli ha condiviso l’auspicio che da parte delle Istituzioni si sviluppi un confronto stabile e continuativo con il Sistema dei Confidi, a presupposto dei molteplici aspetti rappresentati che necessitano di un rapido e compiuto intervento normativo.