La Consulta dei Mediatori Creditizi Fimaa – Federazione Italiana Mediatori Agenti d’affari, aderente a Confcommercio-Imprese per l’Italia – la più antica e numerosa associazione nazionale dei mediatori, esprime profonda soddisfazione per l’approvazione da parte della Commissione Politiche UE del Senato dell’emendamento in ordine all’incompatibilità tra l’esercizio dell’attività di mediazione creditizia e l’attività di agente immobiliare.
Si è fatta finalmente chiarezza su un equivoco interpretativo riguardante la disciplina dell’incompatibilità che ha portato, negli ultimi due anni, ossia dall’entrata in vigore della Legge n.37/2019 (c.d. Legge Europea 2018), ad applicazioni diverse della normativa da parte delle varie camere di commercio territoriali.
“Confidiamo che tale emendamento venga confermato nel prossimo passaggio parlamentare, – afferma Angelo Spiezia, coordinatore della Consulta dei Mediatori Creditizi Fimaa – in modo da far cessare la confusione interpretativa che si era creata sia negli operatori, che negli enti preposti alla vigilanza, che certo non ha agevolato un corretto funzionamento del mercato di riferimento”.
“La chiarezza che consegue all’approvazione dell’emendamento che sancisce l’incompatibilità tra l’attività di mediazione creditizia e quella di mediazione immobiliare – osserva Ansano Cecchini Consigliere nazionale Fimaa – pone fine ad un evidente conflitto di interessi che certamente non giovava al mercato, ed in primis ai consumatori”.
“L’emendamento è perfettamente in linea con i principi comunitari che sollecitano la rimozione dei conflitti di interessi e la tutela preminente dei consumatori, ristabilendo un corretto equilibrio tra i reciproci interessi – aggiunge Gabriele Nencini, responsabile della Consulta dei Mediatori Creditizi Fimaa – e rafforza il requisito fondamentale della preparazione e competenza professionale degli operatori, evitando prassi mirate solo al conseguimento di facili guadagni, a discapito della tutela del consumatore”.