Ad agosto 2023 i prestiti al settore privato italiano sono diminuiti del 3,4% sui 12 mesi, dopo il -2,3% a luglio: quelli alle famiglie sono scesi dello 0,6 % sui dodici mesi (-0,3% il mese precedente), mentre quelli alle società non finanziarie addirittura del 6,2% (-4%), confermando il momento no del comparto corporate sfiduciato nelle proprie condizioni operative dall’andamento dell’economia nazionale.
Lo riporta la Banca d’Italia nell’odierna pubblicazione “Banche e moneta”. Per quanto riguarda i tassi di interesse, quelli sui mutui immobiliari – dopo la frenata registrata nello scorso bollettino di luglio – tornano a salire al 4,67% (4,58%) nella rilevazione, che naturalmente non può ancora tenere conto dell’ulteriore (e secondo molti analisti ultima) stretta monetaria della BCE a settembre; stabile, a livello mensile, al 27% la quota con periodo di determinazione iniziale del tasso fino a 1 anno. Il TAEG sulle nuove erogazioni di credito al consumo si è collocato al 10,63% (10,48%). Leggera flessione invece al 5,01% (5,09%) per i tassi sui nuovi prestiti alle imprese: per importi fino a 1 milione di euro sono stati pari al 5,62%, per cifre superiori si sono collocati al 4,50%.
Rallenta il calo dei depositi: -5,4% annuo ad agosto (-6,5%) con i tassi passivi sul complesso di quelli in essere pari allo 0,79% (0,76%). Infine, la raccolta obbligazionaria cresce ancora del 18,3% (17,4%).