11 Dicembre 2023

Clienti Fai-da-te e Consulenti “Fake”: OAM mette in guardia dai Rischi

Il 56% degli italiani non ha mai chiesto aiuto a un agente in attività finanziaria o a un mediatore creditizio per una pratica di finanziamento, il 22% li reputa troppo cari, il 14% non sa esattamente chi siano e solo il 41% si affida a una filiale di fiducia.

A partire da questi dati raccolti a maggio scorso su un campione di 900 cittadini rappresentativi della popolazione, OAM ha da poco avviato una campagna informativa per spiegare ai consumatori i vantaggi di una consulenza abilitata e vigilata e tutelarli dall’esposizione all’abusivismo, e quindi alla truffa, che comporta la scarsa tutela individuata dall’indagine. Altre percentuali indicative: più del 50% dei clienti è disposto a pagare sino al 2% di commissioni sul prestito richiesto; il 20% anche oltre se il maggior esborso consentisse migliori condizioni contrattuali (44%) e maggiore rapidità di erogazione. Minore interesse riscuote invece la capacità dell’intermediario di recepire le sue esigenze e di negoziare con la banca (18%).

Quasi la metà di chi ha ottenuto un finanziamento ha incontrato comunque non poche difficoltà nel capire le caratteristiche del prodotto sottoscritto, mentre la maggioranza dei pochi utenti che si sono rivolti a un professionista del credito ha affrontato meno criticità. Appena il 48% ha verificato che l’operatore prescelto fosse iscritto al registro OAM e l’11% di questi ha riscontrato che non lo era. Il fenomeno dei consulenti abusivi, dunque, non è poi così residuale. La survey dell’Organismo agenti e mediatori, presente tra gli speaker del Leadership Forum 2023 di Milano, evidenzia anche come la clientela ponga più attenzione a tasso di interesse e importo della rata mensile, che alla durata del prestito.

Leadership Forum: le più Storiche Associazioni a Confronto con OAM sul Futuro del Settore

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