23 Aprile 2025

Credito immobiliare, il Passaporto Ue non decolla ma aumenta la vigilanza OAM

Stenta a decollare il ‘Passaporto europeo’ grazie al quale gli intermediari creditizi autorizzati in altri Paesi Ue possono svolgere, anche senza succursale in Italia, attività nel business del credito immobiliare.

L’ultimo numero di OAMagazine riporta che a fine 2024 gli operatori iscritti nell’apposito elenco erano 20, appena 2 in più in un anno, di cui la metà provenienti dall’Austria e 5 dalla Francia. Ancor più irrilevante è l’interesse delle nostre società verso i mercati continentali: solo 2 agenti in attività finanziaria e un mediatore iscritti negli elenchi dell’Organismo hanno comunicato i loro nominativi alle rispettive autorità del Paese ospitante.
L’operatività dei player transfrontalieri sui mutui residenziali risulta inconsistente sia riguardo le pratiche di finanziamento intermediate, che per l’effettiva presenza di una rete distributiva sul territorio nazionale.

Va inoltre segnalato che all’attività di vigilanza ha corrisposto un esiguo numero di riscontri ricevuti, determinato tra l’altro dall’omessa comunicazione di indirizzi di posta elettronica presidiati o riconducibili a strutture deputate a intrattenere rapporti con gli enti di controllo e supervisione. Il prossimo passo sarà trasmettere note informative alle autorità home.
Le telecamere di PLTV.it saranno presenti martedì 29 aprile a Roma per seguire “Il futuro dei professionisti del credito tra digitalizzazione ed evoluzione normativa”, il convegno in cui il presidente OAM Francesco Alfonso illustrerà punti deboli e di forza del business emersi dalla nuova ricerca condotta insieme a Prometeia.

Il Futuro della Mediazione Creditizia visto da OAM, Credipass, Più Mutui Casa, Quantum Creditech e Affida

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