Oltre il 70% degli intermediari del credito è uomo e ha meno di 50 anni: del resto, degli oltre 6000 posti messi a disposizione dall’OAM nel 2024 per le prove di accesso alla professione, il 68% dei partecipanti agli esami è stato maschile.
Il 12% aveva già un rapporto di collaborazione attiva, e il 44% degli idonei si è iscritto come agente in attività finanziaria. La Relazione annuale dell’Organismo aggiorna il ritratto di questa figura professionale.
Per quanto riguarda l’età, aumentano gli under 30: sembra funzionare l’esenzione contributiva per la fascia, allo scopo di favorire l’ingresso dei “nativi digitali” e affrontare la concorrenza di competitor fintech, aumentando l’efficienza operativa del settore.
In particolare, l’anno scorso il numero di agenti in attività finanziaria con meno di 30 anni è aumentato del 6% sul 2023 (col maggior ricambio generazionale registrato in Campania), ma crescono i giovani collaboratori anche delle società di mediazione creditizia.
Dal punto di vista della collocazione geografica il 46% degli agenti risiede al Sud e nelle Isole, il 34,2% al Nord e il 19,4% al Centro; i mediatori creditizi sono presenti invece soprattutto nelle regioni settentrionali (57,4%).
La redazione di PLTV.it sarà presente il prossimo 29 aprile a Roma al convegno organizzato dall’OAM su “Il futuro dei professionisti del credito tra digitalizzazione ed evoluzione normativa” in cui illustrerà opportunità e rischi del mercato, secondo l’ultima analisi condotta con Prometeia.
Francesco Alfonso (OAM): “Il mercato dell’Intermediazione Creditizia continua a Crescere”