“Il 2020 ha segnato un cambio di passo per il Creval, chiaramente visibile in tutti i principali indicatori economico-finanziari. Siamo una banca trasformata, tra le più solide in Europa, con una qualità del credito significativamente migliorata e un core business in crescita.
Una banca resiliente e orientata ad una redditività sostenibile, che opera con processi agili e snelli e una struttura organizzativa efficiente anche dal punto di vista dei costi, in ulteriore riduzione del 4,5% nell’ultimo trimestre dello scorso anno”, commenta Luigi Lovaglio, amministratore delegato di Creval.
“In anticipo rispetto alla tempistica prevista a piano, e in un contesto altamente sfidante dati gli impatti di una pandemia di portata globale, Creval si presenta con un solido patrimonio, con un CET 1 al 19,6%, e una forte liquidità, oltre ad un profilo di rischio ben ribilanciato, con un NPE ratio lordo ridotto al 5,8%. Guardiamo con fiducia alle future prospettive di crescita della Banca, proseguendo sulla traiettoria già segnata per una costante generazione di valore. Siamo tornati finalmente al dividendo e la nostra eccezionale posizione di capitale potrà orientarci in futuro anche verso una più ampia remunerazione dei nostri azionisti, conclude Lovaglio”.
L’attività commerciale con i clienti è andata progressivamente in ripresa dopo aver scontato un rallentamento a causa del lockdown, focalizzandosi nel dare attuazione alle misure di liquidità messe a disposizione dal Governo a supporto delle famiglie e PMI per fronteggiare la crisi, come evidenziato dall’andamento degli impieghi retail, in aumento dell’8% su base annua. A tale crescita hanno contribuito inoltre anche i collocamenti di prestiti personali grazie all’accelerazione impressa dalla Banca al consumer credit, le cui erogazioni sono aumentate del 45% rispetto allo scorso anno, con circa Euro 330 milioni di volumi erogati.