Nel terzo trimestre del 2021 le richieste di mutui e surroghe da parte delle famiglie italiane registrano un calo tecnico del -22,6% rispetto al corrispondente periodo del 2020, durante il quale si erano concentrate le istruttorie rimaste inevase durante il lockdown primaverile.
Al contempo cresce ancora il segmento degli under 35 (+2,2%), che arriva a spiegare il 33,5% del totale, favorito dalle misure adottate dal governo nazionale con il decreto Sostegni bis, mentre l’importo medio sfiora i 139.500 Euro e si attesta vicino ai massimi storici.
È quanto emerge dall’analisi delle richieste registrate sul Sistema di Informazioni Creditizie di CRIF.
Se si considera l’andamento mensile, a settembre la flessione è stata del -19,2%, in linea con la dinamica registrata a luglio e agosto 2021.
“Il terzo trimestre dell’anno ha visto una fisiologica contrazione delle richieste di mutuo rispetto al corrispondente periodo del 2020, quando si erano registrati volumi anomali dovuti alla violenta impennata delle istruttorie presentate dalle famiglie dopo diversi mesi di attività ai minimi termini a causa dei provvedimenti restrittivi della primavera scorsa. Guardando però il dato complessivo relativo ai primi 9 mesi dell’anno, va però segnalato come le richieste non solo risultino superiori a quelle dell’anno scorso ma come siano decisamente superiori anche a quelle del 2019” – commenta Simone Capecchi, executive director di CRIF.
Importo medio dei mutui richiesti ai massimi storici
Il Q3 2021 è caratterizzato anche da un altro segnale incoraggiante: l’incremento dell’importo medio richiesto (+5,8% rispetto al corrispondente periodo 2020), che si è attestato a 139.426 euro.
Si tratta del terzo valore più elevato registrato negli ultimi dieci anni.
Per quanto riguarda la distribuzione per fascia di importo, nel terzo trimestre del 2021 le richieste per importi tra 100.000 e 150.000 euro rappresentano la soluzione preferita dagli italiani, con il 28,4% del totale. Al secondo posto (con il 27,5%) permane la classe di importo tra 150.000 e 300.000 euro mentre quelli al di sotto dei 75.000 Euro, classe nella quale tipicamente si collocano i mutui di sostituzione, rappresentano poco più di 1/5 del totale.
La distribuzione per classe di durata: piani di rimborso sempre più lunghi
Dall’analisi della distribuzione delle richieste per durata, la classe più richiesta risulta essere quella tra i 16 e i 20 anni, con il 25,8% del totale. Al secondo posto si attesta invece la classe di durata tra i 26 e i 30 anni, che assorbe il 24,5% del totale, mentre i piani di rimborso tra i 21 e i 25 anni spiegano il 24,4% del totale. Nel complesso, circa 8 richieste su 10 prevedono piani di rimborsi superiori ai 15 anni, a conferma della propensione delle famiglie a privilegiare soluzioni che pesino il meno possibile sul bilancio familiare.
Cresce ancora la domanda degli under 35
Osservando la distribuzione delle interrogazioni in relazione all’età del richiedente, onvece, l’ultimo aggiornamento del Barometro CRIF evidenzia come nel terzo trimestre 2021 la fascia compresa tra i 35-44 anni si confermi maggioritaria, con una quota pari al 31,3% del totale, seguita da quella tra i 25-34 anni, con il 30,2%.
A conferma della valenza degli stimoli governativi varati nei mesi scorsi, complessivamente le richieste degli under 35, sommando la fascia compresa tra 18 2 24 anni e quella tra 25 e 34, arrivano a incidere per il 33,5% sul totale.