24 Settembre 2024

ESG e Credito, le Banche premiano le Pmi più sostenibili

Le Pmi che adottano pratiche sostenibili e si adeguano ai criteri Esg stanno ottenendo un accesso più favorevole al credito da parte delle banche.

Secondo l’ultimo ESG Outlook di CRIF, nel secondo semestre del 2023 le piccole e medie imprese più virtuose in termini di sostenibilità hanno visto un tasso di erogazione superiore dell’11% rispetto alla media, mentre per quelle con punteggi Esg molto bassi si è ridotto del 6%; in maniera analoga, i rispettivi tassi di default risultano inferiori del 34% e superiori dell’11%.
Vista la sostanziosa offerta di finanziamenti green in corso, non c’è motivo di ritenere che che il trend non sia ulteriormente cresciuto nel 2024 sotto l’impulso del decreto “Transizione 5.0”.

Il report documenta l’importanza crescente attribuita dagli istituti – ma anche da compagnie e broker assicurativi – all’integrazione di pratiche sostenibili nei processi operativi aziendali, non solo come indicatore di responsabilità sociale e ambientale ma soprattutto come principio per valutare il rischio di credito e la conseguente concessione del prestito agli aspiranti clienti.
In linea con le direttive dell’UE, l’Esg factor è destinato a rappresentare sempre più una nuova dimensione di analisi del merito creditizio delle imprese; accanto – auspicano Bankitalia e Ivass – alla prossima sottoscrizione di polizze a copertura dei danni catastrofali e – aggiungiamo noi – dei danni provocati all’ambiente, segmento in cui il gap assicurativo è ancora più ampio.

Italfinance apre la Business Unit dedicata ai servizi ESG

 

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