I dati preliminari al 30 giugno 2023 confermano per il Gruppo Cassa di Risparmio Asti, la capacità reddituale, l’efficienza operativa e un miglioramento della robustezza strutturale in termini di indicatori di liquidità e di coefficienti patrimoniali, ampiamente superiori ai limiti minimi regolamentari stabiliti dall’Autorità di Vigilanza.
Le risultanze del primo semestre 2023 confermano la validità del Piano Strategico 2022-24 e l’efficacia delle relative linee guida, nonché la capacità di realizzarle concretamente, di resilienza e di adattamento al contesto economico.
La diversificazione delle fonti di ricavo, il presidio dei rischi, la strategia di gestione dei crediti deteriorati, l’attenzione all’efficienza operativa e alla gestione della progettualità, hanno permesso di ottenere anche nel 2023 un risultato economico positivo e, al contempo, di rafforzare ulteriormente i “fondamentali” del Gruppo, ponendo quindi buoni presupposti per continuare anche in futuro a creare valore per gli azionisti e, più in generale, a soddisfare le esigenze e le aspettative di tutti i portatori di interessi, ricambiando la fiducia che quotidianamente ci accordano.
In un contesto di mercato che risente ancora degli impatti conseguenti al conflitto russo-ucraino e delle tensioni inflattive che hanno caratterizzato gli ultimi mesi, il Gruppo ha conseguito un utile netto pari a 18,2 milioni di euro (con un ROE del 3,56%).
La raccolta complessiva ammonta a 17,2 miliardi di euro, in crescita dello 0,42% rispetto a fine 2022.
La componente relativa alla raccolta diretta da clientela è pari a 8,6 miliardi e risulta in diminuzione del 4% rispetto al 2022, mentre la raccolta indiretta si attesta a 7,3 miliardi di euro (con una crescita del 7% rispetto al 31/12/2022), di cui 4,7 miliardi sono rappresentati dalla componente del risparmio gestito e 2,6 miliardi dalla componente del risparmio amministrato che hanno fatto registrare rispettivamente un incremento del 3,1% e del 15% rispetto al 31/12/2022.
I crediti netti verso clientela, interamente rappresentati da impieghi economici, si attestano a 7,7 miliardi di euro, in crescita dell’1,72% rispetto al 31/12/2022.
Il margine di interesse ammonta a 132,3 milioni di euro, in aumento del 38,1% sul dato del 30 giugno 2022.
Il proseguimento della strategia di progressiva riduzione degli NPLs, che procede in linea con quanto pianificato nel Piano Strategico, ha comportato perdite da cessione di crediti per 6 milioni di euro.
PRINCIPALI RISULTATI DELLA CONTROLLATA PITAGORA
Un buon semestre anche per Pitagora, la società controllata e specializzata nella Cessione del V, che ha realizzato finanziamenti erogati/acquistati per oltre Euro 450 milioni in crescita del 16,26% rispetto allo stesso periodo 2022.
Anche l’utile di Pitagora risulta in incremento nel Semestre di oltre il 116% con un ammontare pari a quasi Euro 6 milioni.