Clessidra Factoring chiude i primi 9 mesi del 2024 con un utile netto di 3 milioni di euro (+52% a/a), superiore al risultato dell’intero esercizio 2023.
La crescita del margine di intermediazione (12,4 mln, +46%) è più che proporzionale rispetto allo sviluppo dei volumi: turnover a 646,5 mln (+39%), monte crediti a 215 mln (+26%) e impieghi che sfiorano i 191 mln (+30%).
Elevata la qualità del portafoglio, grazie anche all’aumento delle coperture, con sofferenze e inadempienze probabili pari al 2,1% dei crediti netti. Al 30 settembre scorso il Total Capital Ratio si attesta all’11,9%. I clienti operativi sono 249, mentre i debitori con monte crediti in gestione 1.597. Tutti i principali Kpi sono dunque superiori agli obiettivi del Piano industriale.
In scia all’ottimo bilancio al 30 giugno “nel terzo trimestre, in particolare, abbiamo gestito volumi superiori alle attese – afferma l’amministratore delegato Gabriele Piccini –, generati da un costante incremento delle opportunità commerciali soprattutto sul segmento delle Special Situations: il nostro focus resta incentrato su redditività delle operazioni e rischio di credito, che permangono a livelli d’eccellenza“.
Il direttore generale Keoma Garbillo sottolinea che “la società sta riscuotendo un forte apprezzamento per le modalità di intervento nei contesti aziendali più complessi, che vedono nella rapidità di risposta e nella capacità di personalizzazione due elementi d’eccellenza distintivi“, ma anche “molta fiducia da parte del sistema bancario, che prosegue nel rilascio e nell’incremento delle linee di funding e ci sta permettendo di accrescere e diversificare ulteriormente la struttura della raccolta, propedeutica per supportare adeguatamente le nuove richieste di finanziamento della clientela“.