Clessidra Factoring chiude i primi 9 mesi del 2023 e il suo terzo anno di attività con un utile netto di 2 milioni di euro, stabile rispetto al dato dello stesso periodo del 2022.
Prosegue la crescita dei volumi con turnover a 465,2 mln (+54% annuo), monte crediti a 170,5 mln (+65%), impieghi a 147,1 mln (+66%) e 241 clienti operativi (+27%); mentre il numero di debitori con monte crediti in gestione è pari a 1.407. Salgono margine di intermediazione (8,5 mln; +26%) e costi operativi (5 mln; +31%), quest’ultimi allineati rispetto alle previsioni.
Resta elevata la qualità del portafoglio, il deterioramento è ai minimi: l’esposizione alle sofferenze è pari ad appena 8mila euro, mentre le inadempienze probabili si attestano a 1,3 mln; il Total Capital Ratio al 30 settembre scorso è del 13,1%.
“Abbiamo gestito un livello di volumi superiore alle attese, generati da un costante incremento trimestre dopo trimestre della mole di crediti ceduti, senza perdere di vista la redditività delle operazioni e il rischio di credito, che rimangono su livelli d’eccellenza – afferma Gabriele Piccini, ad dell’operatore finanziario, focalizzato sul supporto delle Pmi anche in fase di risanamento -. Abbiamo anche rafforzato la struttura di funding della società, avviando il nostro primo programma di cartolarizzazione pluriennale e continuativo, e il nostro organico, con
l’inserimento di 12 risorse“.
Factoring e Leasing, quando le Finanziarie trainano il Business dei Prestiti alle PMI