Con finanziamenti tra diretti e garantiti per quasi 750 milioni di euro, concessi a sostegno dei progetti di investimento di oltre 3mila aziende italiane, Fidimed chiude il 2022 con il Bilancio migliore della sua storia, approvato oggi dall’Assemblea dei soci.
Un record riconosciuto anche dall’Osservatorio 2023 del Comitato Torino Finanza, che ha posto l’intermediario finanziario al vertice della classifica nazionale dei Confidi per redditività, efficienza e validità del business: l’utile netto è cresciuto del 62% annuo, il Total capital ratio è salito al 24,9%, il Cost income ratio si è dimezzato al 58%, ben al di sotto del 90% della media italiana dei Confidi. Il volume dei finanziamenti diretti erogati sfiora 500 milioni grazie a “Progetto Easy”, l’innovativo strumento gestito in partnership con Banca Progetto, la challenger bank guidata da Paolo Fiorentino; mentre quello dei finanziamenti garantiti è di oltre 240 milioni.
Il Piano industriale di Fidimed punta ora a un’ulteriore crescita sostenibile, grazie alla dimostrata capacità di reagire alle evoluzioni del sistema finanziario e all’adozione di tecnologie che consentono nuove opportunità di sviluppo per le imprese: è stata completata la trasformazione in soggetto Fintech, rafforzata l’area di finanza agevolata per supportare le aziende nell’utilizzo di misure finalizzate alla crescita di lungo periodo, ed è stato attivato il “Microcredito di libertà” in accordo con l’Ente nazionale per il Microcredito per l’avvio di imprese gestite da donne vittime di violenza. Previsti, inoltre: fusioni per incorporazione di altri confidi; ampliamento della rete commerciale anche con l’apertura entro l’anno di nuove sedi, di cui una a Roma; ingresso in nuovi comparti di mercato per diversificare l’offerta di servizi, anche ricorrendo a strumenti di finanziamento alternativi.
“E’ merito delle persone che lavorano con noi e per noi – dice l’ad Fabio Montesano -, negli ultimi anni molti giovani neolaureati sono stati assunti grazie alla collaborazione con le principali università italiane. La particolare efficienza che abbiamo registrato, rappresentata da indici di economicità di gran lunga migliori della media nazionale, sono frutto della digitalizzazione di Fidimed e della sua trasformazione in soggetto Fintech. Questa sfida ci proietta in una fase di grande evoluzione e per vincerla abbiamo cambiato provider, digitalizzato tutti i nostri sistemi e processi informatici e migrato ogni dato. Siamo diventati più semplici – conclude –, questo migliora la nostra capacità di soddisfare le esigenze di credito e ci aiuterà a continuare a erogarne di qualità alle imprese nonostante la graduale fine degli aiuti post Covid e le ristrettezze della politica monetaria europea ne stiano riducendo la sostenibilità di accesso”.