Utile netto in crescita a 7.724 milioni di euro (+76,4% annuo), interessi a 14.646 mln (+54,2%) e la raccolta: quella diretta bancaria a 576 miliardi (+5,6%); quella indiretta a 722 miliardi (+10%); e quella assicurativa a 173 mld (-0,5%).
Quest’ultima è tra le poche voci in negativo dello straordinario bilancio 2023 di Intesa Sanpaolo, insieme alle commissioni pari a 8.558 mln (-4%), in calo sia nella componente bancaria commerciale che da attività di gestione, intermediazione e consulenza (risparmio gestito, prodotti assicurativi, collocamento titoli…). “E’ il miglior anno di sempre” ha dichiarato l’AD Carlo Messina, che anche nel 2024 si aspetta “una solida crescita dei ricavi grazie a un ulteriore aumento degli interessi netti e a una crescita delle commissioni e dell’attività assicurativa” ma anche “costi operativi stabili nonostante gli investimenti in tecnologia, grazie principalmente a spese del personale inferiori” per utili complessivi “superiori a 8 miliardi“.
L’anno scorso il Gruppo ha erogato in Italia ben 40 miliardi di euro di nuovi finanziamenti a medio-lungo termine, di cui 35 a famiglie e Pmi, riportando circa 3.600 aziende in bonis da posizioni di credito deteriorato. A proposito di qualità del credito, lo stock di deteriorati al 31 dicembre scorso è diminuito del 9,7% al netto delle rettifiche di valore e del 7% al lordo, per una incidenza sui crediti complessivi pari rispettivamente all’ 1,2 e al 2,3%; elevati i livelli di copertura, al 49,8%.
Sul versate ESG, Intesa Sanpaolo ha già erogato 45 dei 76 miliardi disponibili a supporto di green economy, economia circolare e transizione ecologica in relazione al Pnrr 2021-2026; da segnalare gli ulteriori 1,7 mld di mutui green accesi in 12 mesi, dei 12 mld di credito al consumo green stanziati dal Piano di impresa al 2025. Si rilevano inoltre i 37 mld totalizzati in 2 anni da Suite Loans e D-Loans, finalizzati rispettivamente a riqualificazione dei servizi e alla transizione digitale delle imprese.
Proprio la tecnologia rappresenta un’ulteriore chiave di successo per l’istituto, con un apporto aggiuntivo al risultato corrente lordo 2025 pari a circa 500 mln non previsti nel Piano – che ha già superato gli obiettivi in anticipo sulla scadenza – grazie, tra l’altro, alla piattaforma tecnologica nativa cloud Isytech (già disponibile per la clientela retail mass market con il lancio della banca digitale Isybank e in estensione al resto del Gruppo).
Un quadro più che roseo arricchito da patrimonializzazione robusta, elevata liquidità e forte capacità di funding: tra proventi e costi operativi, il risultato della gestione operativa ammonta a 13.809 mln (+31,4%) per un cost/income ratio migliorato dal 51 al 45,1%. In sintesi, le reti di consulenza con oltre 16mila professionisti dedicati, le fabbriche di prodotto assicurative e dell’asset management interamente controllate e i 1.300 mld di attività finanziarie della clientela dotano il player di un mix unico di fattori abilitanti per l’incremento dei ricavi derivante dal business diversificato nei mercati Wealth Management, Protection & Advisory che consente di guardare con fiducia e ottimismo ad ogni scenario di tassi per l’anno in corso.