A supporto della Green Economy, della Circular Economy e della transizione ecologica, il Gruppo Intesa Sanpaolo, ha previsto 76 miliardi di euro in nuovi finanziamenti nell’ambito del suo impegno a supporto del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
L’impegno verso la Circular Economy – sviluppato in partnership con la Fondazione Ellen MacArthur (EMF) – ha previsto per il periodo 2018-2021 l’istituzione di un plafond dedicato di 6 miliardi di credito. Nel 1° semestre 2021 le erogazioni sono state pari a circa 2,3 miliardi (4,5 miliardi dal lancio del plafond).
Il Gruppo, in una logica di sviluppo di soluzioni dedicate alla transizione ESG delle imprese, ha sviluppato in Italia S-Loan, il finanziamento che consente alla Banca di sostenere le PMI attraverso l’individuazione di specifici KPI ESG, condividendo con l’azienda finanziata obiettivi di miglioramento di sostenibilità. È stato stanziato un plafond dedicato pari a 2 miliardi e nel 1° semestre 2021 sono stati erogati 650 milioni (780 milioni dal lancio dell’iniziativa). Ad aprile 2021 l’offerta è stata ampliata con S-Loan Diversity, che promuove l’uguaglianza di genere e l’empowerment femminile. A luglio 2021, grazie alla rinnovata partnership con Sace, l’offerta ESG per le imprese è stata arricchita con S-Loan Climate Change, il nuovo finanziamento che prevede in abbinamento una garanzia Green all’80% per finanziare progetti di investimento green fino ad un importo massimo di 15 milioni e per una durata massima di 20 anni. La garanzia, destinata ad imprese con fatturato fino a 500 milioni, ha lafinalità di motivare le imprese ad affrontare progetti di trasformazione decisivi per il futuro, come l’adattamento ai cambiamenti climatici e la loro mitigazione attraverso la prevenzione e la riduzione delle attività inquinanti, la protezione delle risorse idriche e marine, la protezione e il ripristino delle biodiversità e degli ecosistemi e progetti di circular economy.
A marzo 2021 è stato emesso un Green Bond per un importo di 1,25 miliardi focalizzato sui mutui concessi per la costruzione o l’acquisto di immobili ad alta efficienza energetica. Altri tre Green Bond erano stati emessi nel 2019 e nel 2017 per un totale di 1,75 miliardi (750 milioni per la Circular Economy, 500 milioni per le energie rinnovabili e l’efficienza energetica e 500 milioni per il settore delle energie rinnovabili emessi da UBI Banca).
A luglio 2021, Intesa Sanpaolo ha aggiornato le regole per l’operatività creditizia del Gruppo nel settore del carbone e ha introdotto regole dedicate per il settore oil (petrolio) e gas non convenzionale. Le regole si applicano a tutte le società del Gruppo e in tutti i Paesi in cui operano.
L’adozione di queste misure rappresenta per la Banca un importante passo ulteriore per il contrasto al cambiamento climatico. In particolare, con l’aggiornamento delle “Regole per l’operatività creditizia nel settore del carbone” il Gruppo si impegna a cessare immediatamente i nuovi finanziamenti per l’estrazione del carbone e ad azzerare le esposizioni (phase out) entro il 2025.
Inoltre, sono rafforzati limiti ed esclusioni per il settore generazione di energia elettrica da carbone a favore dei piani di transizione delle aziende.
Le “Regole per l’operatività creditizia nel settore oil&gas non convenzionale” prevedono la cessazione immediata di nuovi finanziamenti collegati a risorse oil&gas non convenzionali e l’azzeramento delle esposizioni (phase out) entro il 2030.
da relazione Semestrale Intesa Sanpaolo