Con riferimento alle misure di tutela dal Coronavirus (COVID – 2019), Intesa Sanpaolo rende noto di aver disposto la chiusura delle filiali dei Comuni oggetto dei provvedimenti governativi: Codogno, Castiglione d’Adda, Casalpusterlengo, Fombio, Maleo, Somaglia, Bertonico, Terranova dei Passerini, Castelgerundo e San Fiorano in provincia di Lodi; Vò Euganea in provincia di Padova. In tutti questi Comuni resteranno restano operativi gli sportelli ATM. In tutti gli altri Comuni italiani, le filiali sono regolarmente aperte.
Intesa Sanpaolo è pronta ad attivare le misure richieste anche in altri Comuni se si rendesse necessario su indicazione delle autorità.
Per Intesa Sanpaolo, tra i primi datori di lavoro in Italia, le persone sono l’asset principale: la loro tutela rappresenta la priorità. Pertanto, per i dipendenti residenti nei Comuni interessati dalle ordinanze o per coloro i quali vi prestino opera, sono previsti permessi retribuiti e sarà prevista la possibilità di lavorare da casa. Per tutti gli altri dipendenti, è prevista l’astensione dal lavoro per coloro che soffrono di immunodepressione certificata in sede medica, mentre quelli che dovessero presentare sintomatologia respiratoria o influenzale, anche lieve, dovranno contattare il medico curante per considerare l’astensione dal lavoro. L’autorizzazione delle missioni seguirà criteri di stretta indispensabilità, e queste saranno sostituite preferibilmente da videoconferenze. Lo smart working, laddove previsto, sarà incentivato.
La Banca ha inoltre diffuso presso i propri dipendenti le indicazioni di igiene e profilassi dell’OMS per i soggetti asintomatici (lavarsi spesso le mani, evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie, non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani, coprirsi bocca e naso con un fazzoletto o con il gomito piegato se si starnutisce o tossisce, non prendere farmaci antivirali o antibiotici se non prescritti dal medico). È stata inoltre istituita una casella mail specifica per le domande dei dipendenti, alle quali rispondono esperti, tra cui medici specializzati dell’Istituto Sacco di Milano e della Città della salute di Torino.
I fornitori sono stati invitati ad attenersi alle stesse misure adottate dalla Banca.
In ottica preventiva, l’organismo di Intesa Sanpaolo che si occupa della continuità operativa e che riunisce le principali funzioni del Gruppo, è al lavoro da tempo e si coordina di continuo con Banca d’Italia e con l’ABI per allineare le misure secondo le specificità del settore finanziario.