Mediolanum ha chiuso il 2022 con un utile netto di Euro 521,8 milioni, in calo del 27% rispetto all’esercizio precedente, che ha beneficiato, si legge in una nota, “di effetti non ricorrenti legati al buon andamento dei mercati finanziari”.
Il Consiglio d’Amministrazione proporrà all’assemblea degli azionisti un saldo dividendo di 0,26 euro per azione, pari a circa 192 milioni.
Considerando l’acconto di 0,24 euro distribuito a novembre, il dividendo complessivo proposto per l’esercizio 2022 ammonta a 0,50 euro per azione, per un totale di circa 369 milioni.
Il totale delle Masse Gestite e Amministrate ha raggiunto 103,66 miliardi, in calo del 4% rispetto al 31 dicembre 2021, nonostante la mitigazione apportata dalla forte raccolta netta. Gli Impieghi alla clientela retail del Gruppo si attestano a 16,44 miliardi, in crescita del 14% rispetto al 31 dicembre 2021.
L’incidenza dei Crediti deteriorati netti sul totale crediti del Gruppo è pari allo 0,68%.
Massimo Doris, amministratore delegato di Banca Mediolanum commenta: “Ricorderemo il 2022 perché contrassegnato dal ritorno dell’inflazione a doppia cifra e soprattutto dall’esplosione del conflitto in Ucraina che, purtroppo, continua a perdurare. Nonostante la complessità di questo scenario Banca Mediolanum ha registrato un’ottima performance sia in termini di acquisizione di nuovi clienti sia per l’incremento del numero dei Family Banker che hanno scelto di lavorare con il nostro Gruppo. Vorrei soprattutto sottolineare un risultato economico estremamente solido in quanto totale espressione del business ricorrente, con un utile di Euro 522 milioni e un margine operativo record di oltre Euro 680 milioni, in crescita del 35%. Sono risultati che attestano, ancora una volta, la forza competitiva del modello di Banca Mediolanum, e che consentono di proseguire in una politica di dividendi molto generosa con una proposta di cedola complessivamente pari a 50 centesimi. Infine, desidero evidenziare l’eccellente crescita dimensionale e reddituale di Banco Mediolanum, la nostra controllata in Spagna. Archiviamo quindi un anno pienamente positivo in termini economici e commerciali e che attesta, in ultima analisi, la bontà della strada prescelta e che continueremo a seguire, vale a dire quella di una crescita organica“.