“Questa norma, emanata a camere sciolte e a governo caduto, va a toccare la dignità di una professione, quella dell’agente immobiliare, che diventa sussidiaria e accessoria di quella creditizia, mentre una società di mediazione creditizia può svolgerle entrambe”.
Nel mirino di Maurizio Pezzetta, vicepresidente vicario della Fimaa, c’è l’art. 28 della Legge 118 che rende compatibili i ruoli di mediatore creditizio e agente immobiliare, prevedendo che quest’ultimo possa svolgere l’attività di collaboratore o dipendente di una società di mediazione creditizia.
Pezzetta, intervistato da Giuseppe Gaetano durante il summit 2023 della Federazione, spiega in dettaglio le ragioni della sua ferma opposizione alla norma promulgata lo scorso agosto – peraltro senza ascoltare né recepire le istanze di tutti gli attori del comparto – “che contrasta con una serie di altre normative volte a evitare concentrazioni, conflitti di interesse e salvaguardare quindi il cliente” e soprattutto che “non crea nuove opportunità per le agenzie immobiliari, rappresentate all’80% da piccole realtà individuali, ma agevola solo i grandi gruppi che dispongono di ingenti capitali”.