Il Gruppo Mediobanca archivia i nove mesi al 31 marzo 2024 con un utile netto di 946 milioni di euro (+20% rispetto allo stesso periodo del 2023) e 2,628 miliardi di ricavi (+9%): risultati “ai massimi storici“, esulta l’amministratore delegato Alberto Nagel, che rappresentano “un solido avvio del nuovo Piano ‘One Brand-One Culture’” al 2026.
La raccolta resta stabile a 60,4 miliardi nonostante altri 1,3 miliardi di rimborso del T-LTRO che portano il saldo del periodo a 3,5 mld. Le commissioni cifrano 660 mln (+0,3% a/a), con ultimo trimestre stabile a 238 mln, sui valori elevati della precedente relazione).
Gli impieghi si attestano a 52 miliardi (-2,2% a livelli annuo e stabili trimestralmente) grazie alla crescita del reparto Consumer (15 mld, +4,1% a/a e +1,8% t/t) che bilancia l’atteso calo del settore Corporate and Investment Banking (-8,2% a/a da 20,4 a 18,7 miliardi).
In particolare i volumi Consumer salgono del 3,9% annuo a 6,1 mld – di cui 2,2 erogati negli ultimi 3 mesi – trainati da prestiti personali (2,9 mld, +9,8%), efficacia della distribuzione diretta (salita a circa l’80% dei prestiti accesi) e sviluppo del Buy Now Pay Later che ha erogato circa 360 mln, di cui 151 nell’ultimo trimestre, e che – grazie all’acquisto di HeidiPay e all’avvio dell’accordo con Nexi – promette di ampliare di molto la base clienti del player.
Minor richiesta di impieghi corporate, repricing della nuova produzione a causa degli alti tassi e selettiva politica di concessione del credito hanno inciso su lending/finanza strutturata (4,2 mld, -29,6%) e leasing (200 mln, -15,2%), mentre tiene il turnover del factoring (8,7 mld, +2,5 nel trimestre nonostante la stagionalità negativa). I nuovi mutui ipotecari, invece, calano da 1.948 a 758 mln scontando domanda debole e contesto competitivo.
Positivo inoltre l’avvio dell’ex CheBanca! rebrandizzata a inizio anno in Mediobanca Premier, che nel trimestre vede crescere clienti (+1600) e bankers (+42): in corso il potenziamento dell’offerta dell’istituto e il suo riposizionamento sulle fasce più alte della clientela.
La qualità del credito evolve secondo le attese con un lieve aumento degli indicatori di rischiosità e costo del rischio, tuttavia la qualità degli attivi si conferma eccellente gli indicatori di copertura restano elevati sia sui crediti deteriorati che per i performing; solido il patrimonio.
Ma tutte le divisioni Mediobanca vedono un significativo progresso rispetto agli obiettivi del Piano: anche l’attività Insurance cresce (342 mln, +18%) trainata dal buon andamento di Assicurazioni Generali, specie negli ultimi 3 mesi (123 mln), con gli utili da cessione a bilanciare eventi catastrofali e rettifiche su attivi. Il 24 aprile scorso, inoltre, il Parlamento Ue ha approvato la nuova CRR che rende permanente l’applicazione del Danish Compromise alla partecipazione nella compagnia.
Il Gruppo conferma i risultati positivi per l’intero esercizio 2023-2024: i ricavi sono attesi crescere a 3,5 miliardi e anche le commissioni nette sono previste in progressiva salita.
Mediobanca Premier, Obiettivo 50 Miliardi di Raccolta al 2026