Uno strumento “agile” per dare voce alle banche di territorio, senza alcuna contrapposizione con Abi.
E’ questo il senso del Comitato interassociativo costituito nelle scorse settimane tra i piccoli e medi istituti di credito aderenti ad Acri, Pri.banks e Assopopolari: “Le linee di azione sono diverse – spiega Vito Primiceri, presidente di Assopopolari (foto) –. Abi rappresenta tutto il sistema e l’accordo, in questo caso, coinvolge solo le banche di territorio indipendentemente dalla loro natura giuridica“. Dunque, un organismo più specifico per una particolare tipologia di player finanziario, profondamente diversa dai grandi Gruppi sotto diversi aspetti.
L’obiettivo è mettere a fattore comune strumenti formativi e di ricerca; estendere relazioni con istituzioni nazionali, europee ed internazionali; vagliare in maniera più agile provvedimenti e normative che interessino solo le banche cosiddette di prossimità: il dialogo tra “colleghe” less significant è già in pratica da anni, “la novità sostanziale è nel comitato tecnico con rappresentanti delle 3 associazioni, che darà il valore aggiunto” spiega Primiceri, che presiede anche BPP.
Fondazioni, casse di risparmio, banche private e popolari rappresentano una fetta rilevante del sistema bancario italiano: il positivo sviluppo delle quote di mercato registrato negli ultimi anni, ne avvalora la funzione anche in ottica di quella diversity ripetutamente invocata da Mef e Bankitalia.
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