di Giuseppe Gaetano, editor in chief
Se nel 2022 il credito a consumo è cresciuto a due cifre recuperando i livelli pre Covid, quest’anno è subentrata prudenza, da parte di banche e clienti: entrambi percepiscono un lieve aumento della rischiosità, nella concessione come nella richiesta di erogazione.
Rispetto a quanto rilevato da Bankitalia nei report sulle economie regionali, a cui PLTV ha dedicato in questi giorni un Focus sul Mezzogiorno, secondo la I semestrale 2023 di Assofin si riducono i prestiti personali e riaumentano quelli finalizzati, in particolare per l’acquisto di veicoli. Per entrambi Experian rileva una prima flessione a maggio dei tassi applicati dagli intermediari: -0,13% sui personali e -0,54% sui finalizzati, dai picchi di aprile rispettivamente dell’11,97% e dell’8,30%. Troppo presto per dire se davvero si è invertita la rotta, per Experian ci vorrà comunque più tempo perché anche i mutui immobiliari, più lunghi e onerosi, inizino a seguire la curva intrapresa dall’inflazione. È sui rincari di questi che si concentrano in particolare i timori di un futuro sovraindebitamento: secondo alcuni osservatori per una quantità ancora imprecisata di famiglie sarebbero già diventate insostenibili, sommati a quelli del costo della vita in generale. Dopo l’importante crescita dell’anno scorso, la cessione del quinto su stipendio/pensione si sarebbe invece stabilizzata (+0,2%): aumenta di circa l’1% l’importo richiesto e del 2% il numero delle richieste. La CQ resta tra i prodotti dove i tassi medi sono cresciuti meno ed è più basso il rischio insolvenza. grazie anche all’assicurazione obbligatoria.
Diverse le percentuali sul primo semestre di CRIF secondo cui – nonostante il -1,9% di giugno, in cui però l’importo medio richiesto è cresciuto del 3,7% a 8.656 euro – nei primi 6 mesi del 2023 il credito alle famiglie segna nel complesso +5,3% con frenata dei prestiti finalizzati (-4,9% annuo) e accelerata dei personali (+21,7%). Poco più del 50% dei richiedenti si orienta su importi inferiori ai 5mila euro e a piani di rimborso superiori ai 5 anni. Ogni settimana vengono lanciate novità, che puntano però quasi esclusivamente su velocità e digitalizzazione: Easypol ha da poco lanciato un prestito personale smart senza busta paga, Minsait una piattaforma di servizi cloud per generare business da zero.
Per i consumatori specie se hanno acceso più di una tipologia di prestito, o intendono farlo, mai come in questo momento – per stabilire quanto finanziamento è sostenibile e con quale modalità – è necessaria una consulenza qualificata, in grado di svolgere un’analisi economico-finanziaria accurata e di lungo periodo su stato reddituale e capacità di risparmio del cliente prima di sottoscrivere o modificare un contratto. Anche perché la competizione tra società di credito può creare opportunità interessanti per la clientela. Più di una ricerca dimostra come la maggioranza dei cittadini si rivolga a un consulente e apprezzi il servizio di agenti e mediatori: c’è una grande domanda di collaboratori in banche, società di mediazione creditizia e compagnie assicurative; e i giovani sembrano rispondere positivamente all’appello.
E cosa dicono i consulenti? Il 40% di quelli Anasf è ottimista sul prosieguo del 2023, prevedendo maggiore stabilità sul mercato dovuta alla risposta delle banche centrali. Da ottobre l’inflazione si è quasi dimezzata, arrivando a giugno 2023 a una media europea del 5,5%: procedere anche a settembre con un’altra strettina da 0,25%, o lasciarla scendere gradualmente da sola alla soglia del 2% entro il 2025, visto che anche il costo dell’energia si è ridimensionato, stabilizzando la politica monetaria? Neanche la Bce lo sa ancora.
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