di Fabio Picciolini, esperto consumerista
Alla recente presentazione della XXII edizione del Rapporto “Carte di pagamento e digital payments” è stata proposta un’indagine Assofin/Nomisma/Ipsos su quanto di nuovo offre a riguardo il prossimo futuro: euro digitale, criptovalute, dispositivi IOT e wearable, biometria, intelligenza artificiale e machine learning, sviluppo nei mercati emergenti.
Nelle famiglie italiane è emersa una sempre maggiore flessibilità di utilizzo del digitale nei consumi e la volontà di scegliere autonomamente l’utilizzo delle modalità di pagamento, saldo o rateizzazione. L’aumento di carte di debito e prepagate è stato inarrestabile, sia nel numero di transazioni che per volumi; mentre il trend dei pagamenti digitali è in crescita come transazioni, ma più contenuto nei volumi. L’abbassamento dell’importo medio delle singole operazione, in particolare, sarebbe indice dell’abitudine all’uso di strumenti digitali: in termini di rischiosità infatti, il tasso di sofferenza delle carte di credito – che hanno visto un incremento dei pagamenti rateali – è in costante diminuzione.
Anche la larga maggioranza degli italiani è orientata stabilmente verso l’online, anche per il superamento delle barriere psicologiche che nel recente passato sono state da freno per i più anziani, e cerca qualità e comodità nel servizio perfino più della convenienza e della stessa sicurezza telematica del brand.
Dietro c’è il fenomeno del buy now pay later – ancora inserito nei sistemi di pagamento, in attesa dell’entrata in vigore della nuova Direttiva sul credito ai consumatori – trainato non più solo dai giovani, registrando ormai una buona crescita anche tra altre classi di età. Facilità di accesso, anche per chi non ha una storia creditizia alle spalle; possibilità di accendere importi molto contenuti; rapidità e assenza di costi aggiuntivi: questi i vantaggi riscontrati dai clienti. Come evidenziato nell’occasione da Assofin, se il credito al consumo sembra aver superato il rallentamento degli anni passati, soprattutto come quantità di operazioni, lo si deve proprio all’e-commerce e al Bnpl – testimoniato dal boom di partnership in corso – oltre che all’aumento significativo delle linee di credito veicolate attraverso app e home banking. Confermata la preferenza degli utenti per le carte a opzione, a dimostrazione della volontà di libertà della modalità di rimborso, anche se poi la maggioranza sceglie quella a saldo.
Restano le problematiche, economiche e sociali, relative all’ipotetico indebitamento da Bnpl, allo stato puramente teoriche ma probabilmente da affrontare in un prossimo futuro.
BNPL, Quali Plus per il Business dell’Intermediazione Creditizia