E’ passato un anno da quando Revolut ha annunciato di voler entrare nel mercato del credito retail italiano, la country strategy si sta lentamente definendo e il primo prodotto della gamma dovrebbero essere i prestiti personali.
L’ha annunciato a Teleborsa Maurizio Talarico, ex Head of Loans di ConTe Assicurazioni e poi Coo di ConTe Prestiti (Admiral), nominato oggi a capo della decina di esperti che comporranno la divisione italiana della fintech britannica, che nel frattempo ha toccato quota 1,5 milioni di clienti nel nostro Paese (+60% annuo). Tra gli obiettivi di medio termine ci sono anche buy now pay later e mutui. La customer experience punta sull’estrema rapidità di erogazione del credito, quasi in real time.
Revolut sta ancora attendendo l’esito dell’Iban discrimination, che punta a chiudere nella prima metà del 2024 per “trasformarci da conto secondario o per viaggiare a conto primario dei nostri clienti” spiega all’agenzia, mentre per il business del credito la time line è per il secondo trimestre dell’anno prossimo.
L’utilizzo dell’app cresce a due cifre e Talarico si aspetta che “con l’introduzione di prodotti più locali ci sia un ulteriore boost“. Il manager, infine, non teme la concorrenza ed anzi è lieto che anche le grandi banche tradizionali puntino sempre più sul digital, come ad esempio Intesa Sanpaolo con Isybank e UniCredit con BuddyBank.
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