7 Agosto 2023

Sui Vantaggi del Protocollo ABI-APSP per Contenere le Commissioni del POS

di Fabio Picciolini, esperto consumerista

Il 27 luglio 2023 è stato firmato, dopo mesi di trattativa, nel rispetto di quanto previsto dalla legge di bilancio 2023, dall’Associazione Bancari Italiana (A.B.I.), dall’Associazione Prestatori Servizi di Pagamento (A.P.S.P.) e dalle associazioni di rappresentanza di esercenti e artigiani (Confcommercio, Confesercenti, FIPE, Confartigianato e CNA), il “Protocollo d’intesa per la mitigazione, la maggiore comprensibilità e comparabilità dei costi di accettazione di strumenti di pagamento elettronici” applicabile ad esercenti e artigiani che abbiano registrato ricavi e compensi relativi all’anno di imposta precedente di importo non superiore a 400.000 euro.

Il protocollo, nel rispetto delle previsioni Antitrust che ha dato il proprio parere favorevole, è volontario e non ha previsto impegni specifici in quanto potevano dar luogo a contestazioni. L’accordo, che sarà supportato dall’invito dei firmatari ai propri associati ad aderirvi, consente di abbassare i costi di carte e bancomat, in maniera molto importante per le transazioni fino a 10 euro e riducendo quelle fino a 30 euro. La sua durata è annuale, con la possibilità di prevedere ulteriori iniziative alla sua scadenza. Le iniziative commerciali per lo sviluppo dei pagamenti on line dovranno essere pubblicizzate per almeno 6 mesi e avere una durata non inferiore a 9 mesi. Le adesioni al protocollo dovranno essere comunicate comunicarlo all’associazione di categoria di riferimento che dovranno pubblicizzare gli aderenti sui propri siti internet. L’adesione diverrà operativa dopo 30 giorni dalla citata comunicazione. Le adesioni successive di prestatori di servizi di pagamento non aderenti a A.B.I. e A.P.S.P. dovranno trasmettere la domanda direttamente al Ministero dell’Economia e delle Finanze (dipartimento.tesoro@pec.mef.gov.it).

Al protocollo è allegato uno schema standard di rappresentazione sintetica delle condizioni previste dalle offerte commerciali, per consentire una maggiore comparabilità delle iniziative commerciali. Il protocollo consentirà, inoltre, di evitare la previsione “subordinata” della legge di bilancio 2023 di creare un fondo di compensazione finanziario con parte degli utili dei prestatori di servizi pagamento (banche, istituti di moneta elettronica, istituti di pagamento) pari al 50% degli utili al netto degli oneri fiscali derivanti dalle commissioni per le transazioni superiori a 30 euro.

Con la firma del protocollo potranno essere fatti passi avanti nell’utilizzo di strumenti digitali e nella concorrenza nei servizi di pagamento, prevedendo una maggiore chiarezza, una comparabilità e una attenuazione dei costi delle transazioni per la vendita di prodotti e per la prestazione di servizi, anche professionali. L’accordo raggiunto dai principali attori della filiera dei pagamenti consentirà di porre fine, anche, alla diatriba tra possessori di carte di pagamento che sempre più le utilizzano anche per importi molto contenuti e esercenti/artigiani che a causa dei costi di gestione da sopportare non vedevano positivamente i pagamenti digitali. Vantaggi dall’accordo avranno i prestatori di servizi di pagamento che potranno vedere aumentare la propria clientela. Infine, si raggiungerà un maggiore rispetto della fiscalità, considerato che i pagamenti digitali sono tracciati.

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