14 Aprile 2025

Tassi in lieve calo a Marzo, i Prestiti pareggiano i Conti

A marzo 2025 il tasso medio sui nuovi finanziamenti alle imprese è sceso al 3,84% dal 3,99% riportato nel bollettino ABI di febbraio e dal 5,45% di dicembre 2023, mentre quello sui mutui residenziali è calato al 3,14% rispettivamente dal 3,18% e dal picco del 4,42%; il tasso medio sul totale dei prestiti sottoscritti negli anni è sceso quindi al 4,22% dal 4,28% del mese precedente.

Secondo i dati pubblicati dall’associazione nel weekend, gli interessi hanno ripreso sia pur lievemente a scendere, dopo che il mese precedente quelli sui prestiti per comprare casa erano improvvisamente risaliti.
In ogni caso, si tratta di oscillazioni molto modeste rispetto alla forza con cui l’allentamento della stretta monetaria, iniziato da Bruxelles ormai quasi un anno fa, avrebbe dovuto trasmettersi ai tassi di mercato: nei primi mesi del 2025 quelli a breve termine si sono ulteriormente ridotti, quelli a lungo hanno registrato invece un complessivo rialzo. Nei primi 10 giorni di aprile l’Euribor a 3 mesi è stato in media del 2,32% (-12 punti base su marzo e -52 su dicembre 2024), mentre l’Irs a 10 anni si è collocato al 2,59% (-8 pb e +36). Dinamica speculare per tasso lordo di Bot a 6 mesi e Btp a 10 anni: un’altalena che, secondo l’associazione, rispecchierebbe l’incertezza che sta governando i mercati.

La lenta crescita economica frena la domanda di prestiti ma a marzo 2025, per la prima volta proprio rispetto allo stesso mese di un anno fa, sia quelli alle aziende che quelli alle imprese non registrano il segno meno restando invariati: corporate e retail pareggiano i conti nel complesso, un trend evidenziato anche dall’ultimo bollettino Bankitalia su febbraio, che lascerebbe presagire un ritorno del credito erogato in positivo già ad aprile o maggio.
Crescono ancora raccolta diretta (+1,5% dal +2,1 di febbraio) e indiretta (+4% dal +6,3). Infine, a febbraio i deteriorati netti scendono a 30,2 miliardi di euro tra sofferenze, inadempienze probabili ed esposizioni scadute (al netto di svalutazioni e accantonamenti già effettuati dalle banche), rappresentando l’1,46% dei crediti totali.

Intermediazione creditizia, Mercato strutturato sui Player più grandi

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