3 Giugno 2024

Tfs-Tfr: Stop definitivo all’Anticipo Inps, e i Tempi di Liquidazione restano biblici

Da oltre un mese l’INPS non processa più nuove domande di anticipazione ordinaria del Tfs/Tfr a favore degli iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali (il cd. Fondo credito) per “esaurimento delle disponibilità finanziarie destinate annualmente nel bilancio” ha comunicato l’istituto di previdenza nazionale.

L’ultimo giorno utile è stato il 24 aprile. Delle domande già spedite, saranno accolte solo quelle per cui ci sono ancora soldi; le altre restano in stand by in attesa di eventi.
Altro che applicazione del tasso di interesse fisso all’1% per l’intera durata del finanziamento e in regime di capitalizzazione semplice (più uno 0,5% sull’importo erogato per le di spese di amministrazione): a poco più di un anno dal “lancio” sul mercato si è rivelata, come atteso dai player intervistati da PLTV.it a ridosso dell’iniziativa – una mossa concorrenziale assolutamente insostenibile per le povere risorse economiche, tecnologiche e umane dell’ente.

Una soluzione fallimentare in partenza e già archiviata, che dunque non intacca di un millimetro il business delle banche per quei dipendenti e pensionati pubblici che vorrebbero finalmente veder equiparati al settore privato i tempi di liquidazione di tutto il trattamento: anche questi infatti – in barba alle puntuali sentenze della Consulta – sono diventati lunghissimi, rivela PAmagazine, addirittura per categorie deboli come vedove, orfani e invalidi.
Certo, l’operazione resta onerosa: attualmente il rendistato si colloca poco sopra il 3,6% ma arriva al 4,2 per i prestiti più lunghi, portando al 4,7% l’interesse finale applicato a questa tipologia di prodotto dagli istituti di credito (loro malgrado), in linea con la media percentuale del 2023.

Anticipo TFS, il Flop Inps rilancia il Business delle Banche e il mercato dei Prestiti Personali

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