a cura di EMFgroup
Secondo l’attività di business intelligence condotta periodicamente da EMFgroup, per il business della Cessione del V, il primo semestre è stato caratterizzato da un andamento oscillante.
I primi due mesi sono stati molto positivi, il rallentamento dell’erogato è iniziato ai primi di marzo, toccando il minino in aprile e maggio, per poi ripartire in modo deciso dai primi di giugno.
A luglio il business è andato alla grande e, per qualcuno, è stato da vero record.
Dall’analisi emerge che, alla fine questo primo semestre, per la Cessione del V e per i suoi operatori, non è quindi andato così male.
Il decremento dell’erogato registrato dal panel dei competitor monitorati (pari al 92% del mercato) sullo stesso periodo 2019 è contenuto mediamente intorno al 15%, con qualche operatore che è anche cresciuto, in virtù di campagne promozionali dal mese di maggio.
Se si guardano ai numeri del semestre totali (riferiti al panel EMFgroup), l’erogato cessione del V risulta essere tornato in linea con quello del primo semestre 2018, intorno a Euro 3,5 mld.
Chi ha sofferto di più sono stati gli operatori che lavorano principalmemente con le banche, gli uffici postali e i mediatori creditizi.
Hanno decisamente tenuto bene il business, le reti agenziali, che registrano un lieve decremento (solo intorno al 5%) della cessione del V intermediata, rispetto al primo semestre 2019.
Mai come in questo periodo, la modalità operativa di vendita ha fatto la differenza e, i risultati ottenuti, hanno dimostrato il livello di capacità di resilienza alle sfide del mercato dei vari operatori.
Quello che è certo è che questo primo semestre ha visto una importante accelerazione della innovazione nel servizio ai clienti e nella modalità di proposizione del prestito cessione del V.
In tanti hanno fatto molte cose e, il periodo della pandemia, sembra aver dato un impulso di energia a tutto il settore.
Se da un lato però, la sfida del Covid sembra essere stata ormai vinta dalla maggior parte, la forte preoccupazione di oggi è ritornata ad essere la famosa “Lexitor” su cui non c’è ancora chiarezza.
Circa il segmento di clienti, tutti i target hanno registrato un declino più o meno in linea con quello del mercato.
Per la seconda parte dell’anno gli operatori sono abbastanza positivi e si attendono volumi di erogato vicini a livelli del 2019, con lievi aumenti nel target pensionati, rispetto a giugno 2020.
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per informazioni sul Report Business Intelligence Cessione del V (BIC) – alberico.imbriano@emfgroup.it, research analyst