da Il Sole 24 ore
Apple entra con forza nel mercato del “buy now pay later”, con un servizio dedicato che consente agli utenti di utilizzare Apple Pay per dilazionare i pagamenti.
Si chiama “Apple Pay Later” ed è stato lanciato in occasione dell’ultima conferenza degli sviluppatori andata di scena lunedì sera a Cupertino. Conferenza durante la quale l’azienda californiana ha presentato due nuovi MacBook e tutte le novità in fatto di sistemi operativi della sua galassia. E proprio da uno di questi aggiornamenti arriva la novità dedicata al credito al consumo, che è una mossa un po’ attesa, considerato che Apple recentemente aveva acquistato la startup britannica Credit Kudos, specializzata nel credito in versione smart.
Il servizio – come da tradizione Apple – sarà inizialmente attivo solo negli Stati Uniti a partire, presumibilmente, dal prossimo autunno (quando arriveranno anche gli aggiornamenti dei sistemi operativi presentati lunedì). Ma è abbastanza prevedibile che verrà esteso ad altri Paesi – Italia compresa – nel giro di pochi mesi.
Il funzionamento di Apple Pay Later ricorda quello già visto in altri servizi già attivi nel mondo del BNPL. In sostanza gli utenti che utilizzano Apple Pay, con la nuova funzionalità potranno pagare gli acquisti in quattro rate nell’arco di sei settimane senza dover pagare interessi o altre commissioni. Basterà semplicemente scegliere questa opzione per diluire il pagamento.
Il sistema funzionerà utilizzando la rete di Mastercard in qualsiasi luogo che supporti Apple Pay, sia online che nei negozi al dettaglio. Ma a differenza delle carte di credito, i servizi BNPL sono spesso caratterizzati da un TAEG dello 0%, il che può renderli una buona opzione per i consumatori.
Chiaramente, l’arrivo di Apple può imprimere un’accelerazione decisiva a questo mercato, che comunque vede già protagonisti attori del calibro di Amazon e PayPal. La differenza sostanziale è che con Apple la rateizzazione potrà riguardare qualsiasi prodotto acquistato in giro per il mondo, perché la funzione è legata al suo metodo di pagamento e non al suo eCommerce.
A conferma della crescita del settore ci sono le stime di Global X, che prevede – per il 2022 – una crescita del buy now pay later del 51,3%, fino a raggiungere 82,78 miliardi di dollari.
«Gran parte di questa crescita può essere attribuita a settori diversi dall’eCommerce tradizionale e dalle fintech» dice Pedro Palandrani di Global X, che poi aggiunge: «per gli esercenti, i servizi di BNPL si stanno rivelando un meccanismo efficace per aumentare i tassi di conversione e i clienti abituali.
A fine febbraio è avvenuta l’ultima importante acquisizione nel settore: Zip, la fintech di BNPL con sede in Australia, ha accettato di acquistare la rivale Sezzle, una mossa che Zip spera possa garantirle scala e un percorso verso la redditività, espandendone al contempo il raggio d’azione a tutto il mondo. A rafforzare la fama del BNPL ha contribuito anche l’acquisizione di Afterpay da parte della società di servizi di pagamento Block (in precedenza Square).»