Nonostante una regolamentazione che “costa” sempre di più sui bilanci di coloro che vivono prevalentemente di Cessione del V, il 2022 non è andato male per il comparto.
E’ quanto emerge dal report di Business Intelligence sul mercato della Cessione del V, elaborato da EMFgroup sui dati aggiornati al 3° trimestre 2022. Volumi e raccolta premi restano sostanzialmente in linea con il 2021 ma l’anno che sta per finire ha visto numerose novità in termini di prodotti, riorganizzazioni e concept distributivi: segno di una progettualità in fermento, che continua ad attirare player.
L’erogato a fine settembre è vicino a euro 6 miliardi, con un incremento annuo di quasi il 6%: il canale Banca e delle Filiali Dirette segna una crescita a doppia cifra mentre gli agenti, che continuano a rappresentare circa la metà del mercato, registrano volumi sugli stessi livelli dello scorso anno e sembrano aver maggiormente patito il rialzo dei tassi di interesse. Cresce il target dei privati, che però rimane stabile intorno al 20% come quota di mercato, mentre rallentano leggermente i dipendenti pubblici.
Il business assicurativo legato alla Cessione del V vale circa Euro 450 mln (in linea con il 3Q 2021). Da segnalare che il target di clientela dei Pensionati, che pesa per oltre il 60%, evidenzia una lieve riduzione, pari al 6% nel confronto anno su anno. La Cessione del V si conferma comunque un business dinamico, con il 2021 che ha visto importanti investimenti da parte degli operatori più “storici” e l’ingresso di nuovi player, sia lato bancario-finanziario che assicurativo.
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Per ogni informazione sul nostro report è possibile contattare Alberico Imbriano, Head of Market Research, all’indirizzo mail: alberico.imbriano@emfgroup.it