Il Consiglio di Amministrazione della Cassa di Risparmio di Cento ha approvato, in questi giorni, lo schema di bilancio 2020 che si chiude con un utile netto di 4,148 milioni di euro; risultato che attesta quanto, nonostante gli effetti della pandemia, la Cassa, grazie all’impegno di tutti i dipendenti, si sia confermata valido punto di riferimento per la clientela dei territori nei quali è presente. L’utile 2020 verrà totalmente accantonato a rafforzamento del patrimonio della banca, nel rispetto della raccomandazione delle Autorità di Vigilanza.
Prosegue l’iter che porterà, indicativamente entro l’estate, alla fusione per incorporazione della Cassa di Risparmio di Cento nel Gruppo Credem, essendo arrivate tutte le autorizzazioni necessarie. Procedono, di conseguenza, anche le attività propedeutiche all’integrazione finalizzate a rendere agevole il passaggio per la clientela che potrà usufruire di una più ampia gamma di servizi e soluzioni una volta concluso il passaggio.
CR Cento, in coerenza con le linee strategiche delineate nel Piano industriale 2020-2022, ha erogato mutui ipotecari a privati per 44,5 milioni di euro prestiti personali per 7,3 milioni.
Circa la cessione del quinto tramite l.FI.V.ER. SpA, società facente parte del Gruppo CRCento, ha fatto registrare oltre 2.400 contratti perfezionati nell’anno per un montante complessivo pari a 75 milioni (+44% sul 2019) e 60,5 milioni di capitale finanziato; il montante finanziato medio dell’anno è stato pari a 31 milioni.
A partire dal secondo semestre 2020 è iniziato il collocamento anche dei prestiti personali erogati in collaborazione con Avvera SpA.
Da evidenziare lato crediti le oltre 2.100 richieste di moratoria (di cui il 40% provenienti da privati) presentate nel 2020 a causa dell’emergenza sanitaria. Tali richieste, per l’evasione delle quali la Cassa ha strutturato una task force dedicata, hanno portato al congelamento di oltre 280 milioni di euro, di cui oltre 40 relativi alla sospensione di prestiti e mutui effettuati da privati.