Breve estratto da Relazione Annuale di Banca d’Italia 2023
Secondo le stime di Banca d’Italia, nel 2023 la crescita della ricchezza delle famiglie detenuta sotto forma di attività reali (prevalentemente abitazioni) è stata pari all’1,1% in termini nominali (2,1 % nel 2022).
Il mercato immobiliare ha continuato a indebolirsi, come nella seconda metà dell’anno precedente, a causa in particolare del progressivo aumento del costo dei finanziamenti, che ha frenato la domanda di prestiti per l’acquisto di un immobile.
Le compravendite di abitazioni sono diminuite di poco meno del 10%. I prezzi delle case hanno rallentato in media d’anno (1,3% da 3,8% nel 2022), salendo molto meno dell’inflazione al consumo. La dinamica delle quotazioni è guidata soprattutto dalla componente delle abitazioni di nuova costruzione.
Sulla base dei sondaggi condotti dalla Banca d’Italia, nei primi mesi del 2024 le prospettive degli agenti immobiliari sull’andamento del mercato sono rimaste modeste. Vi ha contribuito la difficoltà nel reperimento del mutuo, fattore che nelle valutazioni degli operatori è tra le cause prevalenti della debolezza nella domanda. Secondo gli agenti poco meno dei due terzi degli acquisti è stato finanziato con mutuo, una quota che rimane contenuta rispetto a quelle degli ultimi dieci anni…
articolo correlato
