Si tratta del secondo fallimento nel mondo bancario in USA (dopo Washington Mutual nel 2008), quello di SVB (Silicon Valley Bank), che dopo diversi tentativi di ricercare investitori era stata valutata $ 44 miliardi.
I problemi sembrano essere nati a seguito della decisione, nel momento del picco dell’era “tech” di investire oltre $90 mld di suoi depositi in titoli come mortgage bond e titoli di stato americani. Oggi quell’investimento non vale più di $ 15 mld, in quanto subito dopo la Federal Reserve ha iniziato ad alzare i tassi abbassando così i valori delle obbligazioni.
Il regolatore della California ha disposto la chiusura della banca e ora è sotto il controllo di FDIC (Federal Deposit Insurance Corporation) che provvederà a liquidare gli assets della banca per ripagare clienti e creditori.