18 Luglio 2022

Dopo un mese e mezzo, Generali trova l’Intesa sul nome di Stefano Marsaglia, cooptato nel Board in Sostituzione del dimissionario Caltagirone

redazione

C’è voluto del tempo, troppo. Ci sono volute lunghe discussioni, confronti e diverse fumate nere, ma alla fine, il cda di venerdì scorso di Generali ha trovato in Stefano Marsaglia il nome del sostituto di Francesco Gaetano Caltagirone che a fine maggio si era dimesso dal board del Leone.

Marsaglia è stato quindi cooptato come amministratore indipendente della società e nominato a maggioranza dal cda presieduto da Andrea Sironi, su conforme proposta del Comitato per le Nomine, con il dissenso dei due consiglieri di minoranza Marina Brogi e Flavio Cattaneo.

Insomma, il percorso per arrivare alla meta è stato alquanto accidentato, ma quello che conta alla fine è sempre il risultato. Dopo le dimissioni di Caltagirone, si è proceduto con l’esame dei candidati delle lista presentata dall’imprenditore romano nell’assemblea di fine aprile. Il primo dei non eletti era Roberta Neri, che non è stata disponibile e la cui nomina era contestata da Flavio Cattaneo e Marina Brogi, i due eletti assieme a Caltagirone, in quanto non dello stesso gender del consigliere dimesso.

Il cda ha successivamente dovuto prendere atto dell’indisponibilità di Claudio Costamagna e ha poi ritenuto privo dei requisiti per la nomina, a causa delle vertenze in corso con la compagnia, Luciano Cirinà che era stato candidato senza successo al posto di ceo di Generali nella lista di Caltagirone, e sul cui nome convergevano le preferenze di Brogi e Cattaneo.

Sui nomi di Alberto Cribiore, Maria Varsellona, Paola Schwizer e Andrea Scrosati, il cda si è espresso a maggioranza, ma i candidati avevano condizionato la loro accettazione all’espressione unanime del Consiglio.

Si è giunto così all’undicesimo nome della lista, quello di Stefano Marsaglia, il quale non aveva posto alcuna pregiudiziale. Torinese, 67 anni, Marsaglia vanta una lunga esperienza nell’investment banking con ruoli di primaria responsabilità in Rothschild, Barclays e Mediobanca.

È attualmente ceo di Azzurra Capital, società di private equity ed è membro dell’advisory board di Afiniti, multinazionale attiva nel campo dell’AI.

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