18 Agosto 2022

Sempre meno Gestioni Separate, ma gli Attivi salgono a Euro 591,5 miliardi (+18%)

“Il numero delle Gestioni separate in euro si è ridotto tra il 2017 e fine 2021 da 289 a 270, mentre quelle in valuta estera risultano stabilmente pari a 14. Le Gestioni con Fondo utili, costituite a partire dal 2018, sono 7. Gli attivi sono cresciuti del +18% rispetto al 2017 e sono pari a 591,5 miliardi di euro, a fronte di riserve tecniche per 574,5 miliardi”.

È quanto emerge dal Bollettino Statistico pubblicato da Ivass e dedicato alla Gestioni Separate Vita (2017 – 2021).

“Gli attivi, pari a 591,5 miliardi di euro – spiega l’Istituto – sono cresciuti del 18%, a fronte di riserve tecniche per 574,5 miliardi”.

Il tasso di rendimento medio, pari al 2,5%, si riduce a fronte del 3,1% del 2017, risultando superiore al dato dell’inflazione del 2021. Anche il tasso medio di rendimento retrocesso agli assicurati si riduce dal 2,0% del 2017 al 1,4% del 2021. Il tasso di rendimento trattenuto dalle imprese è pari al 1,1%, in crescita rispetto al 2020 e in linea con il 2017.

Si incrementa la quota (misurata sulle riserve tecniche) delle Gestioni con tasso garantito pari allo 0% (garanzia di restituzione del capitale iniziale), pari nel 2021 al 58% a fronte del 53% del 2020.

L’Ivass osserva inoltre come gli investimenti in titoli di Stato con giudizio di credito migliore del rating BBB aumentino dal 17,7% al 19,4%, mentre gli impieghi in titoli con rating BB o inferiore si mantengono a un livello modesto (da 0,3% allo 0,5%). Per le obbligazioni corporate le quote con rating BBB e per il rating A e superiori si mantengono inalterate, rispettivamente al 52% e al 37%.

Gli investimenti in titoli di Stato e obbligazioni diminuiscono dall’84% del totale degli attivi nelle Gestioni separate nel 2017 al 80% nel 2021.

Prosegue la riduzione sia della componente dei titoli di Stato italiani passati dal 48% al 40% che della quota destinata alle obbligazioni societarie dal 25% al 24%.

La quota destinata agli OICR (organismi di investimento collettivo del risparmio), cresce dal 13% al 16%.

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