17 Febbraio 2023

Insider19, il Sequel Criminale di Flavio Miglioli

di Giuseppe Gaetano, chief editor

Gianmaria Aliprandi è un top manager di successo col dono apparente della preveggenza: che si tratti di titoli in Borsa, patrimoni o trading online, lui conosce prima degli altri trend ed evoluzioni dei mercati.

Anche col Covid va così, prima che sul pianeta dilaghi la pandemia molla la finanza, dove aveva fatto fortuna, ed entra in una seconda vita: quella di imprenditore farmaceutico, che gli consentirà di creare il vaccino contro il virus e accrescere ancor più la sua fortuna. E il suo potere. Ma come fa a conoscere in anticipo ciò che accadrà nel mondo? I suoi misteriosi ed enigmatici soci d’affari? L’elaborato sistema di insider che è riuscito a creare? I legami con la Sicilia e gli oligarchi russi? L’unica certezza è che, per salvarsi dai pm e conservare il suo impero, non esita a rinunciare ad affetti e valori.

È la trama di “Insider19”, il secondo libro di Flavio Miglioli che – dopo aver pubblicato saggi di banking e finanza personale e aver ricoperto la carica di dg e ad in banche, sgr e società di mediazione creditizia – da un paio d’anni ha coronato un vecchio “sogno nel cassetto: scrivere un romanzo – racconta a PLTV – è più difficile di un saggio, dove si tratta sostanzialmente di declinare conoscenze acquisite nel corso di anni di carriera. Il romanzo ha una struttura molto diversa ed è qualcosa di più personale. È stato proprio il lockdown a darmi il tempo e quindi l’occasione per cimentarmi a realizzarlo”.

Non le chiedo quanto c’è di fantasia e di realtà nel personaggio e nella storia, perché lo svela al lettore nella prefazione: le chiedo invece quanto c’è di Miglioli.
Lato hardware, nella tecnicalità del contenuto, c’è sicuramente la mia esperienza nel campo finanziario e nella strutturazione di operazioni societarie; lato software c’è un po’ di vissuto in termini di esperienze relazionali e personali, in particolare nei rapporti che instaurano tra i protagonisti”.

Si racconta sempre di sé, ha paura che qualcuno possa riconoscersi tra le pagine?
Nel primo libro c’era in effetti la possibilità che qualcuno potesse riconoscersi nelle situazioni descritte, perché si parlava di startup e c’era una maggiore presenza di figure incontrate davvero nella vita reale. In questo secondo romanzo c’è più fantasy dal punto di vista degli eventi, anche se per certi versi è più legato all’attualità”.

Da “Insider Trading” a “Insider19”, c’è questo nome che ritorna e che è al centro del “giallo”…
E’ il leitmotiv del trittico, perché uscirà un terzo romanzo dopo questo, anche se ognuno è godibile separatamente. Tutto parte proprio da questa capacità dell’insider di leggere e conoscere il futuro, in questo caso attraverso dei meccanismi illegali di accesso a informazioni riservate, di cui viene a conoscenza prima degli altri”.

È un’opera rivolta a un’utenza particolare, bisogna avere un background finanziario per comprenderla?
Ho cercato di essere abbastanza descrittivo, evitando i tecnicismi, per rendere fruibili storia e avvenimenti al lettore comune. Forse alcuni passaggi possono risultare un po’ ostici per i non addetti, specie nel primo libro, ma la scrittura è sufficientemente ‘volgarizzata’ dal punto di vista della narrazione”.

C’è un messaggio che vuole veicolare, una ‘morale’?
Quando si scende la prima volta a compromessi, si può cadere nella trappola di una continua escalation perché si abbassano le barriere etiche e comportamentali. Una prima, isolata azione eticamente scorretta trascina il protagonista in una spirale

Ci anticipa qualcosa del prossimo volume che chiuderà la saga?
L’ho appena iniziato, avrà sempre la parola ‘Insider’ nel titolo e posso svelare che farò entrare il personaggio in politica. In questo momento per ispirarmi sto leggendo ‘Io sono il potere’, in cui si capiscono bene i meccanismi del deep state. Sarà un libro più complottista, con la metodologia insider applicata in ambito politico”.

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