da Relazione Annuale Ivass
Nei primi mesi del 2023 si è assistito ad un ulteriore intensificarsi dei riscatti nel comparto Vita rispetto al 2022.
La crescita dell’inflazione e dei rendimenti delle attività finanziarie succedanee alle polizze vita ha frenato la raccolta premi e alimentato le estinzioni anticipate dei contratti d’investimento. Unitamente alla contrazione della produzione, si rileva, anche in considerazione dell’aumentata incidenza delle minusvalenze in portafoglio indotte dagli aumenti dei tassi di interesse, tensioni sulle posizioni di liquidità di alcune imprese vita.
Il fenomeno è più marcato per le polizze di ramo I e V e per le compagnie che distribuiscono attraverso il canale bancario o tramite consulenti finanziari. Sono state avviate analisi di vigilanza nei confronti delle imprese maggiormente esposte, a cui sono state chieste analisi di sensitivity sul rischio tasso d’interesse e sulle dinamiche dei riscatti.
Nella gestione vita si è registrato un forte aumento del rapporto riscatti a premi. A livello di mercato l’indicatore ha raggiunto l’88% a fine aprile 2023, 35 punti percentuali in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Nell’ambito del canale bancario e dei consulenti finanziari, a fine aprile 2023 il rapporto riscatti a premi medio è salito sino al 120%, dal 58% di fine aprile 2022.
Per approfondire le cause dell’aumento dei riscatti, l’Istituto aveva condotto già nel secondo trimestre del 2022 un’analisi nell’ambito dell’indagine trimestrale sulle vulnerabilità del settore assicurativo.
Secondo uno studio EIOPA, il mercato assicurativo italiano ha un’esposizione al lapse risk superiore rispetto alla media europea, principalmente per la più elevata quota di contratti vita riscattabili, le ridotte penalità in caso di estinzione anticipata del contratto e il regime fiscale applicabile alle assicurazioni vita.