Mercer e il CFA Institute hanno pubblicato il 14° Mercer CFA Institute Global Pension Index (MCGPI). Il rapporto MCGPI è un’analisi annuale su 44 sistemi pensionistici di tutto il mondo. Confronta i vari regimi, evidenziando le carenze di ciascuno e suggerendo parametri da riformare per fornire prestazioni pensionistiche più adeguate e sostenibili.
Il sistema pensionistico islandese si conferma ancora una volta in cima alla lista, con Paesi Bassi e Danimarca che mantengono rispettivamente il 2° e il 3° posto.
Poiché sempre più datori di lavoro si allontanano dai piani a benefici definiti (DB), il rapporto esplora anche le sfide e le opportunità associate all’aumento globale dei piani a contribuzione definita (DC), in cui i dipendenti si assumono una maggiore responsabilità finanziaria.
A differenza dei piani DB, che prevedono il pagamento di una rendita regolare vitalizia al momento del pensionamento, i piani DC prevedono generalmente l’accumulo di risparmi versati in capitale o meno al momento del pensionamento.
Inoltre, molti governi stanno valutando la possibilità di ridurre il proprio livello di sostegno finanziario durante il pensionamento per garantire la sostenibilità finanziaria a lungo termine del Paese.
David Knox, partner di Mercer e autore principale dello studio, sottolinea l’importanza di piani pensionistici solidi in un momento di crescente incertezza esterna: “Gli individui si stanno assumendo sempre più responsabilità per i risparmi pensionistici, in un contesto particolarmente complesso e volatile, caratterizzato da inflazione elevata, tassi di interesse in aumento e maggiore incertezza sulle condizioni economiche. Nonostante le differenze nelle influenze sociali, politiche, economiche o storiche da un Paese all’altro, molte di queste sfide sono comuni a tutti. E mentre le riforme necessarie possono richiedere tempo, i responsabili politici devono fare tutto ciò che è in loro potere per garantire che i regimi pensionistici siano controllati e regolamentati”.