Viviamo un momento delicato e di grandi complessità, ma il futuro che ci aspetta, guardando alle tabelle dell’Istat è comunque un mondo dai prevalenti toni grigi. Infatti, nel 2049 la popolazione italiana sarà composta al 34% da residenti over 65. “Un dato che fa riflettere sul rapido invecchiamento della popolazione italiana”, ha sottolineato la presidente nazionale di Federsanità, Tiziana Frittelli, “anche perché oltre dieci milioni saranno le persone sole”.
Numeri importanti che rimarcano come l’Italia sia un Paese che si va impoverendo con il grave problema della denatalità e dove, attualmente, oltre un milione di over 65 dichiara di vivere da solo e con un livello di aiuti insufficiente mentre 100 mila anziani si trovano in condizioni di povertà economica, molti dei quali con pensioni inferiori ai 700 euro
Eppure se solo investissimo pochi euro all’anno nell’assistenza socio-sanitaria per le persone anziane (long term care) potremmo permettere agli anziani una qualità di vita migliore, così come avviene in Svezia e Germania, ad esempio. In Italia, invece, quasi tre milioni di over 65 non sono autosufficienti e 1,2 milioni dichiara di non ricevere aiuti sanitari adeguati. Una situazione di emergenza che continua a protrarsi da anni, ulteriormente aggravata dall’arrivo del Covid-19 che ha falcidiato soprattutto i più fragili.
“Pochi giorni fa – ha aggiunto Frittelli – il Governo ha approvato lo schema di delega per gli anziani, soprattutto quelli non autosufficienti. Per noi, in questo momento la parola d’ordine è integrazione. Integrazione tra i vari livelli dello Stato, delle regioni, degli enti locali. Noi ci siamo per fare da collante, per pensare una nuova sanità, gli strumenti ci sono, sono da attuare e da mettere a terra”.