La salute mentale continua a destare preoccupazione in Italia, dove il 28% della popolazione riporta una forma di disturbo, ben 6 punti percentuali in più del 2022: ansia (14%) e depressione (12%) i più comuni.
Emerge dall’edizione 2024 di “Mind Health Report”, indagine sul benessere mentale presentata oggi dal Gruppo assicurativo AXA e condotta da Ipsos su 16mila interviste a persone tra 18 e 75 anni in 16 Paesi del mondo. Per quanto riguarda il nostro, nel 2023 il 60% degli italiani ha dichiarato di aver affrontato almeno una difficoltà personale, in particolare le donne e i giovani. Allarma soprattutto la scarsa consapevolezza sul tema del benessere mentale e sull’importanza di un supporto professionale, e la crescita del trend relativo all’autodiagnosi e alla gestione autonoma dei disturbi: l’88% dei cittadini valutano infatti la propria condizione mentale come buona o media mentre il 26% manifesta sintomi riconducibili a depressione, ansia o stress in forma grave o molto grave.
A livello annuale cala il numero di diagnosi effettuate da professionisti, mentre salgono significativamente quelle fatte in autonomia o su Internet (+8%), anche per la difficoltà di accedere a cure e terapie in questo ambito con il Servizio sanitario nazionale: il 44% ormai opta per il fai-da-te (+7%) e un terzo dei casi sospetti di depressione, ansia o stress non è mai stato sottoposto a un medico.
Attualmente il 76% dei lavoratori sta manifestando almeno un disturbo collegabile al lavoro tra cui stanchezza, perdita di energie e di interesse, disturbi del sonno e ancora stress e ansia: una condizione di disagio che attraversa trasversalmente tutta la popolazione aziendale, da quella giovane a quella più anziana, al di là dei ruoli ricoperti in organico. Il disimpegno è tra i primi campanelli di allarme che le aziende dovrebbero monitorare: il 62% dei dipendenti pianifica di dedicare meno energie al lavoro e il 44% sta pensando di lasciare o cambiare impiego. In Europa, comunque, l’Italia è il Paese col minor numero di assenze per malattia (16% contro il 22% in media).
Il 56% afferma di sapere dove trovare sostegno in caso di difficoltà e la sfera personale/familiare è al primo posto nella ricerca di una soluzione; solo una minoranza chiederebbe aiuto al proprio responsabile (25%) o a uno specialista (32%). Alla base, un certo scetticismo sul supporto fornito dal datore di lavoro: più della metà del campione dichiara che non si preoccupa della salute mentale dei propri collaboratori, mentre un terzo si dichiara insoddisfatto delle azioni intraprese. Tra le richieste più gettonate, una giornata dedicata al benessere mentale e consulti specialistici esterni. Il supporto offerto in tema di mind health impatta comunque positivamente sulla decisione di rimanere in azienda: la pensa così il 50% degli italiani, soprattutto giovani (71% nella fascia 18-24 anni).
AXA Italia è in prima linea sul tema del mind health attraverso una strategia di lungo periodo che vede protagoniste le persone e il loro benessere psicofisico, attraverso iniziative concrete e distintive sul mercato in continua evoluzione. Per i clienti, ad esempio, sono a disposizione: supporto psicologico per urgenze h24; supporto dedicato per le partorienti per informazioni mediche, sulla maternità o per la ricerca di un supporto psicologico privato; possibilità di accedere ad un servizio di psicologia online, a seguito di eventi traumatici (es. diagnosi malattie gravi, stress da terremoti, incidenti gravi…); accesso a scontistiche per percorsi di supporto psicologico online; “second opinion” su patologie psicologiche per ricevere eventuali indicazioni diagnostiche o terapeutiche suppletive; rimborso delle consulenze psicologiche in presenza consigliate a seguito di ricovero per neoplasia maligna.
Attenzione anche al mondo delle aziende, dalle più piccole alle grandi corporate, e agli imprenditori che scelgono di impegnarsi concretamente per il benessere dei propri collaboratori: all’interno della piattaforma Flexible Benefits di AXA è presente una sezione intitolata “Benessere psico-relazionale” con numerosi servizi legati all’ambito della salute mentale usufruibili sia su canale digitale che in presenza. Verso i collaboratori, prosegue l’impegno del Gruppo per la creazione di un ambiente di lavoro inclusivo che metta sempre al centro il benessere psicofisico delle persone. Dal 2019 è attivo inoltre un servizio di counselling on line per accompagnare le persone nel gestire situazioni di stress o ansia, anche nella sfera privata, ulteriormente rafforzato con sessioni di counselling direttamente in azienda.
Tra le nuove iniziative del 2023, sessioni di yoga e di ginnastica posturale alla scrivania nelle diverse sedi e sessioni di yoga in terrazza, webinar dedicati al benessere mentale con counselor esterni e nutrizionista, fino alla “welfare week”, un’intera settimana di approfondimento sugli innumerevoli servizi personalizzati a disposizione dei colleghi e pensati per le famiglie, dai genitori agli anziani, fino ai più piccoli. Con l’obiettivo di supportare la genitorialità, il Gruppo ha proposto un percorso di sensibilizzazione al wellbeing delle nuove generazioni in contesto post pandemico. Inoltre, l’offerta ai genitori AXA comprende programmi ricorrenti come un percorso sull’educazione digitale dei figli e la prevenzione del cyber bullismo, webinar dedicati alla scelta della scuola superiore, campus estivi. Proseguono, inoltre, ulteriori iniziative di awareness (oltre ai webinar, ad esempio, programmi di formazione manageriale) mirate al superamento dello stigma sul tema della salute mentale.
“Parlare di salute oggi significa sempre di più parlare anche di salute mentale, fuori e dentro i luoghi di lavoro – afferma Chiara Soldano, CEO di AXA Italia -. In AXA, l’attenzione al benessere mentale delle persone è una priorità sia in termini di offerta che di corporate culture, attraverso una strategia di lungo periodo che vede protagoniste le persone e il loro benessere psicofisico. Per questo abbiamo costruito un’offerta assicurativa integrata con un ecosistema di servizi fisici e digitali, per rispondere all’evoluzione dei bisogni di cura secondo una visione olistica che abbraccia sia il benessere fisico, che quello mentale e abbiamo avviato numerose iniziative interne come quella dedicata ai genitori che lavorano in AXA e che comprende programmi ricorrenti come percorsi sull’educazione digitale dei figli e la prevenzione del cyber bullismo“.
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