28 Luglio 2022

S&P sollecita Miglioramenti nella Modellazione del Rischio Cyber

Sono necessari miglioramenti nella modellazione del rischio cyber per fare in modo che le coperture assicurative possano fornire risposte concrete e adeguate a un rischio complesso e in grande crescita. Insomma, servono maggiori conoscenze tecniche piuttosto che tassi assicurativi elevati in risposta alla scarsa corrispondenza tra domanda e offerta. È quanto rileva un report di S&P sul cyber risk.

S&P Global Ratings prevede nel suo report che i 9 miliardi di dollari di premi assicurativi cyber sottoscritti a livello globale nel 2021 – secondo le stime da Munich Re – aumenteranno mediamente del 25% l’anno per arrivare ai 22,5 miliardi di dollari a fine 2025, facendo delle polizze cyber il segmento di business assicurativo maggiormente in crescita.

Nonostante ciò, S&P osserva come “aumenti il numero di ri-assicuratori che esitano al momento di sottoscrivere grandi rischi e alcuni hanno deciso di ridurre la propria esposizione al rischio cyber, a causa della maggiore frequenza e gravità degli attacchi informatici e delle maggiori vulnerabilità sistemiche. Riteniamo che la strada migliore per una più efficace attività di sottoscrizione dell’assicurazione cyber passi attraverso una formulazione trasparente e precisa dei contratti per mitigare i rischi in evoluzione”.

In conclusione il report di S&P afferma che la grande sfida per gli assicuratori nello sviluppare queste forumlazioni risiede nella “necessità di una continua rivalutazione delle mutevoli condizioni di esposizione al rischio. Ciò richiede condizioni contrattuali dinamiche che diventeranno con ogni probabilità caratteristiche durature per questo segmento di business”.

 

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