Il primo semestre 2020 incorpora le evidenze immediate della terribile pandemia che ha colpito l’Italia e ha portato al lockdown di molte aree e a un nuovo modo di operare, rispettando distanziamenti e nuove norme a tutela della persona.
Ciononostante, il semestre si è chiuso per il Gruppo con un utile netto pari a 184,3 milioni, in crescita del 38,1% rispetto ai 133,4 milioni del 1sem2019
La dotazione di capitale, la solida posizione di liquidità e la qualità degli attivi del Gruppo UBI, oltre all’elevata professionalità e dedizione del Personale, si sono confermati fondamentali per affrontare con tranquillità la crisi, assistere i territori e conseguire i risultati significativi riportati a conclusione del 1 semestre 2020.
Nel secondo semestre, la prevedibile evoluzione della gestione sarà influenzata dalle operazioni di carattere straordinario che ISP porrà in essere a seguito dell’esito positivo dell’OPAS.
Al momento il Consiglio di Amministrazione non ha evidenza di dettaglio delle suddette operazioni (ad es. cessione del ramo sportelli a BPER), della relativa tempistica e dei conseguenti impatti economico- patrimoniali.
Per la seconda parte dell’anno, in assenza delle citate operazioni straordinarie e di una nuova emergenza Covid19, si prevede la buona tenuta dei ricavi “core” (margine di interesse e commissioni nette) e il proseguire dell’attento controllo dei costi.
La dinamica del costo del credito sarà influenzata dal completamento della cessione massiva di sofferenze SME, peraltro già in gran parte spesata nel 2019, e dallo scadere, se non prorogate, delle moratorie concesse per aiutare la tenuta di famiglie e imprese, i cui possibili impatti verranno parzialmente mitigati dall’utilizzo in corso degli strumenti di sostegno offerti dai recenti provvedimenti legislativi.
Complessivamente si prevede un utile netto positivo in grado di supportare dividendi in linea con le previsioni del Piano industriale 2022 Aggiornato.