Wide Group, fra i maggiori broker assicurativi italiani per crescita dimensionale e digitalizzazione dei processi, approda a Pescara aggregando l’abruzzese Next Insurance Broker all’interno del suo strutturato network, che conta ormai più di 10 sedi sul territorio nazionale da Bolzano a Roma, oltre 200 collaboratori e 150 broker in Italia.
Wide Group è attivo nel panorama assicurativo nazionale dal 2016 ed è fra i primi dieci operatori per ricavi nel mercato italiano di riferimento, con premi intermediati pari a 93 milioni di euro, 27.000 clienti e 65.000 polizze attive nel corso dell’ultimo esercizio 2022, con un fatturato in crescita rispetto al 2021 del 21%, a 15,4 milioni di Euro.
Nei piani di sviluppo del Gruppo è stata scelta Pescara per iniziare il percorso di espansione territoriale in Abruzzo, dove sono previste nuove aggregazioni aziendali già nel prossimo anno e un ulteriore incremento dei collaboratori attivi in regione, che saranno selezionati proprio all’interno del territorio abruzzese.
Next Insurance Broker è attiva anch’essa dal 2016 a Pescara sotto la guida esperta di Alfredo Bontempo, broker di esperienza quasi quarantennale. L’azienda assicura 1.300 clienti, per un terzo aziende abruzzesi, e detiene 2.400 polizze attive, oltre ad aver sviluppato un elevato e specifico know-how sulla gestione del rischio degli Enti Pubblici.
L’iniziativa di aggregazione aziendale voluta da Wide Group si ripromette di performare ulteriormente l’offerta di servizi assicurativi sul territorio, unendo alle grandi conoscenze delle dinamiche locali di Next Insurance Broker il bagaglio tecnologico-gestionale del Gruppo, che attraverso la sua piattaforma digitale proprietaria denominata “Policy” digitalizza e trasforma il processo di intermediazione assicurativa, con performance sempre maggiori e all’avanguardia.
“Siamo molto orgogliosi della prima sede ufficiale in Abruzzo – è il commento di Enrico Callegaro, direttore dello sviluppo commerciale di Wide Group – da dove inizieremo velocemente a realizzare il nostro piano di sviluppo dei prossimi anni. Nel Centro Italia si concentra infatti il 20% dei premi assicurati a livello nazionale, per un contro valore di 7 miliardi di euro ed è nostra intenzione – conclude – recitare un ruolo attivo ancor più qualificato sul mercato, partendo proprio dalle risorse e capacità proprie di questa regione”.