redazione
Secondo un’analisi del Financial Times, le Banche Centrali stanno aumentando rapidamente i tassi di interesse creando così il più ampio inasprimento della politica monetaria da oltre due decenni a questa parte.
I politici di tutto il mondo hanno annunciato più di 60 aumenti dei tassi di interesse di riferimento negli ultimi tre mesi, il numero più alto dall’inizio del 2000.
I dati illustrano l’improvvisa e ampia inversione di tendenza, a livello geografico, delle politiche monetarie adottate a partire dalla crisi finanziaria globale del 2008.
L’improvviso cambiamento arriva mentre l’inflazione ha raggiunto i massimi di molti decenni in molti Paesi, alimentata dall’impennata dei costi energetici e alimentari dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia nel febbraio scorso.
L’inflazione nella Eurozone è già aumentata per dieci mesi consecutivi e molti economisti sostengono che continuerà a crescere. Maggio è atteso proprio essere il mese peggiore dalla creazione dell’Euro.
Gli economisti hanno avvertito che i recenti aumenti sono solo l’inizio di un ciclo di inasprimento globale.
I mercati si aspettano un aumento dei tassi di policy di almeno 100 punti base entro la fine di quest’anno o all’inizio del prossimo nell’Eurozona, in Canada, Australia e Nuova Zelanda.
Una delle principali economie in controtendenza è la Cina, dove i crescenti danni economici causati dalle diffuse restrizioni sui virus e dai problemi del settore immobiliare hanno recentemente spinto a tagliare il tasso di riferimento.
The Bank of Japan ha mantenuto i suoi tassi a zero.
The Bank of Russia che aveva aumentato in modo aggressivo i tassi e che dall’inizio della guerra contro l’Ucraina li ha tagliati tre volte, riflette la stabilizzazione del Rublo.