Il credito al consumo italiano ha chiuso il 2024 a +6%, in controtendenza rispetto alle altre forme di prestito, ma occorre tener conto che negli ultimi anni “la quota dei creditori con merito di credito più basso è aumentata del 2%, arrivando al 20%; di converso è diminuita la quota di creditori con merito creditizio più alto”.
Così Bruno Giannattasio, capo del Servizio Vigilanza di Bankitalia sui comportamenti degli intermediari, dal palco dell’ultimo Leadership Forum di Milano.
Al centro dello speech anche il progressivo affermarsi di modelli distributivi di tipo ‘digital’: “In base ai nostri dati – ha detto – la quota di banche che offrono finanziamenti al consumo attraverso internet è al 53%”, mentre “l’utilizzo dei canali digitali 10 anni fa era il 12%”. Relativamente ai mutui, l’offerta di gitale si attesta invece intorno al 30%.