Inutile ripeterle tutte, a livello macro “le condizioni certamente non sono le migliori: l’inflazione percepita dagli italiani è il doppio di quella reale; l’evento naturale, non terremoto, sta assumendo frequenze e importi rilevanti. Tutto questo o non aiuta lo sviluppo di prodotti assicurativi ‘alternativi’“.
Il Ceo di Acrisure Re Italia, Giuseppe Gionta – ospite dell’edizione numero 3 del ReInsurance Day, organizzato il 12 ottobre scorso a Milano da EMFgroup – nota che rispetto al sisma, per cui ci sono poche coperture, hanno al contrario il 70% dei 2,5 miliardi danni provocati dai fenomeni meteo di luglio al Nord, inattesi per violenza e danni, sarà a carico delle compagnie: le cedenti hanno bisogno di riassicurarsi, d’altro canto i riassicuratori hanno necessità di adeguare le proprie proposte.
Acrisure come broker “è in mezzo – spiega ad Alberico Imbriano per PLTV –, il nostro compito è trovare la migliore soluzione per entrambi e abbiamo strumenti attuariali e analitici per farlo“. Sulla partnership pubblico/privato più volte evocata, “non siamo vicini – conclude Gionta -, ma sicuramente prima e poi ci si dovrà arrivare“.