12 Aprile 2022

Buy Now, Pay Later…una nuova Operatività da Regolamentare

A cura di Fabio Picciolini, esperto consumerista.

Buy Now Pay Later (compra oggi paga domani) è una “nuova” opzione di pagamento con piccoli rimborsi rateali che consente l’acquisto di prodotti e servizi on line, ma anche in negozi fisici, attraverso piattaforme digitali.

Il sistema non è nuovo, esistono da tempo prodotti che consentono di rateizzare i costi di operazioni, anche di basso importo, ma sono gravati di interessi, alti oneri e incidono sul massimale della carta di pagamento e chi è più grande di età può ricordare il “libretto nero” dal negoziante sotto casa dove si compravano i beni pagandoli quando si prendeva lo stipendio. 

BNPL può essere utile nell’acquisto di prodotti o servizi relativi al tempo libero (ad esempio alberghi o costo di viaggi, ecc.) o beni di non altissimo costo, perché permette il soddisfacimento di bisogni o desideri altrimenti rinviati e può essere un traino alla ripresa di alcuni settori da anni sotto pressione.

Un sistema, gestito quasi interamente da società finteck, ancora marginale sui grandi numeri ma molto cresciuto negli ultimi anni tanto da vedere l’ingresso, a livello mondiale, di alcune Bigtech e di circuiti di carte di credito (già attive Visa Installments e Mastercard Installments) che non vogliono diminuire il proprio mercato potendo sfruttare il vantaggio di conoscere i clienti, il loro merito creditizio, i merchant appartenenti ai loro circuiti, il rapporto consolidato senza doverne aprirne altri e la fiducia dei possessori.

Come funziona l’operazione? 

Il pagamento degli acquisti avviene in poche rate mensili (3-12), di piccolo importo, a tasso zero, senza utilizzare il plafond della carta di credito; è sufficiente un click sulla pagina dell’operatore o un codice a barre da mostrare all’esercente, l’intermediario effettua una rapida valutazione della richiesta e da l’assenso all’operazione (oppure la rifiuta). 

Le insolvenze e i ritardi nei pagamenti, ancora contenuti, provocano il blocco della carta ed il pagamento di oneri specifici, per il ritardo, molto alti se rapportati allo scarso importo delle singole rate.

Il venditore riceve immediatamente l’intero importo della vendita al netto di una commissione di transazione fissa e di una percentuale sulla vendita per importi anche percentualmente elevati, fino al 6% del prodotto venduto.

In Italia l’operatività ha raggiunto circa un milione di clienti attraverso vari operatori, soprattutto esteri, pur se iniziano ad essere presenti anche operatori italiani. 

Lo sviluppo del BNPL non è stato accompagnato da una specifica normativa.

Un aspetto molto importante tenuto conto che alcuni operatori hanno diversificato la propria attività aggiungendo alla breve rateizzazione dei pagamenti altre operatività.

Si possono ricordare, insieme alle campagne di fidelizzazione, il sostegno agli esercenti nella raccolta di dati dei clienti attraverso informazioni già in possesso del finanziatore, abbreviando i tempi di lavoro tra esercente e cliente utilizzando i dati forniti all’atto del primo rapporto, oppure lo storico sistema di accumulo di crediti (carte fedeltà) da usare successivamente, anche attraverso wallet che contengono diversi crediti, la possibilità di pagare subito l’intero importo con uno sconto o con un credito futuro, altrimenti l’utilizzo di algoritmi che consentono di conoscere la “storia” del compratore, la creazione di piani promozionali personalizzati con contenuti e spunti social per gli acquisti futuri, fino ad arrivare ai classici finanziamenti pluriennali, alla valutazione del merito creditizio e all’apertura di conti di deposito (ancora non previsti in Italia).

Per questo in alcuni Paesi, a livello di proposta di modifica della Direttiva sul credito ai consumatori (48/2008), si inizia a pensare a una regolamentazione.

Ai motivi citati per una regolamentazione di BNPL se ne possono aggiungere altri due. 

Il primo è legato al suo sviluppo. Al momento è l’operazione di moda ma non esiste la certezza che possa divenire una normale attività in catalogo per parte degli intermediari; è però necessario che le Autorità siano pronte nel caso di ulteriore sviluppo trovando anche la giusta sintesi con altre regolamentazioni, come quelle relative al trattamento dei dati, l’intelligenza artificiale, l’antiriciclaggio.

Il secondo è il rischio di difficoltà per i compratori che, per la facilità dell’operazione, potrebbero accendere finanziamenti superiori alle loro reali possibilità economiche: tante minime rate, peraltro con scarsa o nulli controlli all’ingresso, possono avere un costo complessivo molto elevato. Un rischio, non solo in Italia, in continuo aumento a causa dell’ormai ultra decennale situazione, prima economica, poi pandemica, infine bellica. 

Pur riconoscendo i vantaggi che BNPL può portare ad esercenti e clienti, è necessario che la Commissione europea inserisca in maniera concreta nella prossima Direttiva europea sul credito ai consumatori una specifica regolamentazione e che sia prevista una attenta valutazione e vigilanza delle piattaforme digitali che ne consentono l’utilizzo da parte delle Autorità nazionali.

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