“Nessun rischio credit crunch negli Stati Uniti, la stampa ha male interpretato i dati: i prestiti garantiti sono stati solo trasferiti dal sistema bancario alla FDIC“ a seguito dei recenti fallimenti di Silicon Valley e Signature Bank.
Non ha dubbi Cole Kendall: intervistato dal nostro editor in chief Giuseppe Gaetano, l’economista americano – in collegamento da Washington con gli studi di PLTV -, sgombra il campo dagli equivoci dopo i dati sul crollo dei crediti bancari Usa a marzo e le recenti crisi di Silicon Valley e Signature Bank. “I problemi riguardano più che altro i depositi dei piccoli istituti – dice – ma si risolveranno con l’imminente stop al rialzo dei tassi da parte della Fed, anche se resteranno comunque alti per almeno un paio di anni“. E in Italia? “La vostra inflazione ha origini diverse dalla nostra, non è stata gonfiata dalla spesa del governo per il Covid ma dai rincari energetici e dalla vicinanza al conflitto ucraino, quindi credo che in realtà la situazione italiana ed europea sia più critica“.
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