Non è solo l’elevata esposizione ai rischi idrogeologici ad alzare i premi delle polizze catastrofali: anche la mancanza di mappe e modelli predittivi aggiornati e tecnologici, da parte delle compagnie, contribuisce a rendere il rischio climatico ancor più inestimabile di quanto già non sia, e dunque a innalzare le tariffe.
A venire incontro a questa mancanza di informazioni capillari e dettagliate, su ogni minima porzione di territorio, ci pensa Gianluca Ferrari, Chief Data Analyst Officer e Co-founder di Hypermeteo – startup innovativa dedita alla meteoclimatologia – avvicinato dall’editor in chief di PLTV.it Giuseppe Gaetano nell’ambito di Italy Protection Forum 2025, in cui si è molto discusso dell’introduzione dell’obbligo di copertura cat nat per le imprese.
Accanto agli indici di pericolosità per i differenti fenomeni, il servizio di Hypermeteo è completato dal “monitoraggio degli eventi naturali a supporto dell’attività peritale, dal comparto agricolo al Property – spiega Ferrari –, che consente alle compagnie di stimare l’impatto dell’evento sul proprio portafoglio già il giorno successivo“.