“La garanzia MCC ha permesso alle banche di ovviare alle normative di Basilea e nel 2022 quasi tutti i player hanno rifinanziato le operazioni in essere e aumentato l’esposizione dei finanziamenti, fornendo quindi un sostengo concreto al comparto aziendale italiano e rilanciandone gli investimenti”.
Anche Gianluca Papini, componente della Consulta mediatori creditizi Fimaa, come altri analisti prevede però una possibile stretta nel 2023, almeno del mercato a medio termine: “L’aumento dei tassi – ha spiegato a Giuseppe Gaetano, a margine del recente summit della Federazione mediatori agenti d’affari – porta a rate meno sostenibili per i cash flow delle imprese e alla riduzione dei volumi per gli intermediari, a fronte però – si augura – di una grande apertura sulle linee autoliquidanti come anticipo fatture, import ed export”.